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Sentenze a favore dei docenti precari: la Carta del docente spetta anche a loro

Le nuove sentenze dei Tribunali di Padova, Napoli e Genova confermano il diritto dei docenti precari alla Carta del docente e al bonus di 500 euro.

Sentenza

I Tribunali di Padova, Napoli e Genova si sono espressi nuovamente a favore dei docenti precari, riconoscendo il loro diritto al bonus annuale di 500 euro previsto dalla Carta del docente. Le recenti sentenze – RG N.960/24, RG N.139/24 e RG N.1615/24 – confermano quanto già stabilito da oltre 100 tribunali italiani: la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e precari rappresenta una discriminazione in contrasto con le normative comunitarie e costituzionali.

Discriminazione riconosciuta come illegittima

I giudici hanno sottolineato come il mancato riconoscimento del bonus ai docenti con contratto a tempo determinato costituisca una grave violazione dei principi di uguaglianza. Il Consiglio di Stato, già in precedenti pronunce, aveva equiparato i precari ai docenti di ruolo, aprendo la strada a numerosi ricorsi.

Con queste nuove sentenze, cresce ulteriormente la giurisprudenza favorevole, ribadendo che ogni docente deve avere pari accesso ai benefici economici destinati alla formazione e all’aggiornamento professionale.

Asset Scuola riapre i termini per i ricorsi gratuiti

A fronte delle molteplici vittorie legali, Asset Scuola ha annunciato la riapertura dei termini per aderire al ricorso gratuito sulla Carta del docente. Questa iniziativa consente ai docenti precari di rivendicare il bonus annuale di 500 euro per ogni anno scolastico svolto. La possibilità di accedere a tali fondi rappresenta un’importante opportunità per migliorare la propria preparazione, in un settore dove la formazione continua è essenziale.

Come aderire e rivendicare i propri diritti di docente

Ogni docente precario interessato può presentare la propria richiesta per ottenere il riconoscimento del bonus, garantendo un equo trattamento rispetto ai colleghi di ruolo. Il bonus di 500 euro, utilizzabile per acquisti formativi, libri e dispositivi tecnologici, rappresenta un diritto imprescindibile per tutti gli insegnanti, indipendentemente dalla tipologia di contratto.

Le nuove sentenze confermano un trend in crescita verso l’uguaglianza e il rispetto delle norme comunitarie.

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