Il tribunale ha ordinato all’amministrazione scolastica di rivedere il Piano Educativo Individualizzato (PEI) dello studente entro 10 giorni dalla notifica della sentenza, considerando la patologia, le esigenze specifiche e i bisogni formativi del minore. Il TAR ha chiarito che “i limiti di organico o di bilancio non potranno incidere su tali valutazioni e determinazioni”. Inoltre, il Ministero e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.
Questa decisione rappresenta un precedente significativo, riaffermando che le limitazioni di bilancio non possono compromettere il diritto all’istruzione inclusiva per gli studenti con disabilità. Le istituzioni scolastiche sono quindi chiamate a garantire supporto adeguato, indipendentemente dalle risorse finanziarie o di personale disponibili.
La sentenza del TAR del Lazio si inserisce in un quadro giuridico che tutela il diritto allo studio degli studenti con disabilità. In passato, altre pronunce hanno ribadito l’importanza di garantire un’adeguata assistenza educativa, indipendentemente dalle restrizioni di bilancio. Ad esempio, il TAR Campania, con la sentenza n. 00343 del 13 gennaio 2025, ha riconosciuto il diritto allo studio e all’inclusione scolastica di un alunno con disabilità, sottolineando l’obbligo di assegnare un docente di sostegno adeguato alle esigenze dell’alunno, senza che le limitazioni di organico possano giustificare una riduzione del supporto necessario.
La sentenza n.12/2025 del TAR del Lazio rafforza il principio che il diritto all’istruzione degli studenti con disabilità non può essere subordinato a considerazioni di bilancio. Le istituzioni scolastiche e gli enti preposti sono tenuti a garantire le risorse necessarie per un’inclusione scolastica efficace, assicurando che ogni studente riceva il supporto adeguato alle proprie esigenze.
SENTENZA