Esasperata dalla situazione, la maestra ha denunciato l’accaduto ai carabinieri il 20 dicembre 2024. Le indagini, condotte sotto la direzione della Procura di Velletri, hanno ricostruito un quadro preoccupante. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze da parte di colleghi e genitori di altri studenti, confermando il comportamento minaccioso della coppia. Le prove hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due, che dal gennaio 2022 avevano iniziato a molestare la docente, portandola a vivere in uno stato di continua paura.
Dopo l’approfondimento delle indagini, il giudice per le indagini preliminari (GIP) ha emesso un’ordinanza di arresti domiciliari per i due genitori, applicando anche il braccialetto elettronico per monitorarli. La coppia non potrà più avvicinarsi alla casa e alla scuola della docente, dovendo rispettare una distanza minima di 100 metri. Inoltre, è stato disposto il divieto di comunicazione con l’insegnante, sia attraverso mezzi diretti che indiretti.
Questa vicenda ha sollevato l’attenzione anche a livello politico. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, insieme al ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha annunciato l’intenzione di introdurre una legge che preveda l’arresto in flagranza per chi aggredisce o minaccia il personale scolastico. La proposta ha ricevuto il sostegno di numerosi sindacati, tra cui la Gilda e i sindacati dei presidi Anp e DirigentiScuola.
La maestra, sebbene ancora scossa dall’esperienza, ha finalmente visto la giustizia prendere il suo corso, dando un segnale forte contro ogni forma di violenza nei confronti degli educatori.