lunedì, 3 Febbraio 2025
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Sedi disagiate: Anief rilancia la proposta dell’indennità per docenti e ATA

Anief propone un’indennità per sedi disagiate per docenti e ATA delle scuole di montagna, riconoscendo loro le enormi difficoltà e i costi aggiuntivi.

Lavorare nelle scuole di montagna comporta difficoltà logistiche, sacrifici e spese aggiuntive, e per questo motivo il sindacato Anief torna a chiedere il riconoscimento delle indennità delle sedi disagiate per docenti e personale ATA impiegati nei territori più difficili da raggiungere.

Indennità per sedi disagiate: una misura per tutelare i lavoratori della scuola

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il personale scolastico che opera nelle aree interne e montane deve affrontare costi e disagi superiori rispetto ai colleghi delle scuole urbane. “È giunto il momento di prevedere un’indennità di sede, riconoscendo ufficialmente la complessità di questi contesti”, ha dichiarato Pacifico, sottolineando come il personale ATA, in particolare, percepisca stipendi tra i più bassi della Pubblica Amministrazione.

L’emendamento per il riconoscimento dell’indennità al personale scolastico disagiato

Per concretizzare questa richiesta, Anief ha predisposto un emendamento da presentare ai decreti legge in conversione parlamentare, con l’obiettivo di ottenere un sostegno economico per chi lavora in scuole collocate in zone difficili. L’approvazione di questa misura passerebbe per un riconoscimento normativo del disagio territoriale, coinvolgendo anche il Ministero dell’Economia affinché vengano stanziate le risorse necessarie.

Un aiuto concreto per chi insegna e lavora nelle aree interne

L’assegnazione dell’indennità di sede disagiata rappresenterebbe un passo avanti nella tutela dei lavoratori scolastici, valorizzando il loro impegno in contesti complessi e incentivando la permanenza del personale nelle scuole delle aree interne e montane. L’iniziativa di Anief punta a sollecitare il governo affinché sostenga chi garantisce il diritto all’istruzione anche nelle zone più isolate del Paese.

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