La ripetizione delle prove rappresenta un ulteriore ostacolo per i precari, che devono sostenere spese rilevanti per partecipare. Tasse di iscrizione, permessi lavorativi, viaggi e pernottamenti pesano sulle già difficili condizioni di vita di chi opera nella scuola da anni. Sofia sottolinea l’assurdità di dover competere ancora una volta in un concorso che, con le stesse regole, rischia di escludere nuovamente gli stessi candidati. Questa situazione alimenta tensioni e mobilitazioni, con i precari decisi a ottenere risposte concrete.
Gli idonei chiedono maggiore trasparenza nel dialogo con la Commissione Europea e l’introduzione di un cronoprogramma per le assunzioni. La mancanza di scadenze e risposte chiare aumenta l’agitazione tra i precari, che chiedono giustizia per il loro percorso professionale.