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Sdoppiamento del Miur, ultime notizie: Codacons ricorre alla Corte dei Conti

Ultime notizie 30/12 - L'Associazione dei consumatori Codacons ricorre alla Corte dei Conti per lo sdoppiamento dei ministeri della Scuola e dell'Università

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Codacons va all’attacco del governo a proposito dello sdoppiamento del Miur: “Ricorreremo alla Corte dei Conti” dichiara Carlo Rienzi, presidente dell’Associazione dei consumatori Codacons.

Secondo Rienzi, infatti sdoppiare il Ministero della Pubblica istruzione, Università e Ricerca in due dicasteri sarà più costoso per gli italiani. Attualmente le spese di gestione del Miur ammontano alla sbalorditiva cifra di 59 miliardi di euro all’anno.

Sdoppiamento del Miur, il Codacons chiede a Mattarella di non firmare le nomine dei neo ministri: “prima di firmare, controlli che la nuova misura non sia a costo zero”

L’azione precisa del Codacons è anche volta a chiedere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarela di verificare i costi di gestione che riguarderanno i due ministeri. Se verrà appurato un aumento (così come è evidentemente atteso), Codacons chiede al Presidente Mattarella di non firmare le nomine dei nuovi ministri.

Ecco di seguito il comunicato ufficiale dell’Associazione dei consumatori a proposito della vicenda in oggetto: “Sdoppiare il dicastero è una follia, inutile e costosa, che porterà ad un aumento dei costi. Oggi il Ministero costa oltre 59 miliardi di euro all’anno, e lo sdoppiamento determinerà un incremento dei costi della politica a carico dei cittadini”.

Il ricorso alla Corte dei Conti – secondo Carlo Rienzi – diventa necessariamente un atto dovuto, in quanto a pagare saranno come al solito i cittadini italiani. L’ipotesi dell’aggravio delle spese ministeriali previste dal Codacons sono, con molta probabilità, più che fondate. Tuttavia, diventa impossibile oggi stabilire con certezza ed esattezza contabile quanto prospettato dall’Associazione dei consumatori presieduta da Rienzi. Si tratta solo di un processo alle intenzioni, visto che le scelte politiche messe in atto dal governo giallo rosso allo stato attuale sarebbero del tutto legittime.

Staremo a vedere nei prossimi mesi come prosegue la querelle dello sdoppiamento del Miur.

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