Secondo le testimonianze raccolte, i vandali hanno sottratto principalmente materiali di scarso valore economico, come detersivi, il che lascia pensare a un’azione di vandalismo più che a un vero e proprio furto organizzato. Non si esclude, inoltre, che gli autori possano essere studenti stessi degli istituti presi di mira.
Gli investigatori stanno esaminando un dettaglio preoccupante: la coincidenza tra l’inizio dell’ondata di furti e l’arrivo di nuovi strumenti didattici finanziati con fondi PNRR. Tale circostanza ha fatto emergere il sospetto che possano esserci state soffiate dall’interno per guidare i malintenzionati nei loro raid.
Le telecamere di sorveglianza installate negli edifici scolastici sono attualmente al centro delle indagini. I militari stanno analizzando le immagini registrate durante tutti i dodici episodi per identificare eventuali responsabili. Le prime indiscrezioni suggeriscono che gli autori potrebbero appartenere a una stessa banda, ben informata sulle dinamiche del quartiere e sulle novità legate agli strumenti scolastici di recente acquisizione.
A seguito dei ripetuti attacchi, gli istituti coinvolti hanno adottato misure drastiche per proteggere il materiale didattico. “Abbiamo capito che non possiamo lasciare appese nemmeno le lavagne interattive, abbiamo dovuto smontare l’intera redazione giornalistica per evitare ulteriori danni,” ha dichiarato la dirigente scolastica di uno degli istituti colpiti. Tuttavia, queste precauzioni hanno inevitabilmente creato disagi, limitando l’accesso agli strumenti essenziali per lo svolgimento delle lezioni.
Le difficoltà logistiche e la necessità di proteggere le risorse scolastiche stanno complicando il normale svolgimento delle attività didattiche, generando malcontento tra studenti, insegnanti e famiglie.
Dopo l’ultimo episodio, le lezioni in uno dei plessi colpiti sono state sospese per permettere lo svolgimento di assemblee di sensibilizzazione sul tema della sicurezza.
Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro, ha definito la situazione “decisamente intollerabile” e ha sottolineato che le autorità locali sono state informate in modo tempestivo dalle dirigenti scolastiche. Le richieste avanzate dagli istituti riguardano principalmente un potenziamento dell’illuminazione nelle aree circostanti i plessi scolastici e un rafforzamento della sorveglianza da parte delle Forze dell’Ordine.