Per incentivare i docenti e il personale scolastico a trasferirsi nelle aree montane, il provvedimento introduce un credito d’imposta pari al 60% delle spese di affitto o mutuo, fino a un massimo di 2.500 euro annui. Nei comuni con meno di 5.000 abitanti, dove siano presenti minoranze linguistiche storiche pari ad almeno il 15% dei residenti, l’agevolazione sarà incrementata al 75%, con un tetto massimo di 3.500 euro annui.
In vista del prossimo esame del provvedimento, previsto per martedì 25 febbraio, il sindacato Anief ha rilanciato la proposta di un’indennità di 1.000 euro annui per il personale scolastico che presta servizio in territori disagiati. Durante un’assemblea nazionale online, il presidente Marcello Pacifico ha sottolineato le difficoltà e i sacrifici richiesti a chi lavora in queste zone, proponendo un sostegno economico anche per il personale ATA, che percepisce tra gli stipendi più bassi della Pubblica Amministrazione.
L’Anief ha inoltre ribadito l’importanza di assegnare punteggi aggiuntivi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, a beneficio dei docenti, sia di ruolo che precari, che abbiano lavorato nelle scuole delle aree montane per almeno 180 giorni, di cui 120 dedicati alle attività didattiche.