giovedì, Settembre 19, 2024
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Scuole di Montagna, incentivi per i docenti: un DDL è già in discussione in Senato

Scuole di Montagna – Il governo ha lanciato un’importante iniziativa per incentivare l’insegnamento nelle zone montane, aree spesso caratterizzate da condizioni socio-economiche sfavorevoli e da un crescente spopolamento. Un disegno di legge attualmente in esame al Senato prevede significative agevolazioni per i docenti che scelgono di prestare servizio in queste aree, con l’obiettivo di attrarre insegnanti e garantire un’istruzione di qualità.

Scuole di Montagna: le agevolazioni previste per i docenti

Il disegno di legge, già approvato dal Governo e ora in corso di esame al Senato e alla Camera, include diverse misure a sostegno dei docenti:

  1. Punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali di supplenza: Gli insegnanti che lavorano nelle scuole montane riceveranno un punteggio extra nelle graduatorie che influenzerà le future procedure di mobilità del personale docente. La quantificazione di questo punteggio sarà stabilita dalla contrattazione collettiva nazionale.
  2. Credito d’imposta per la locazione: Il personale scolastico che presta servizio nelle scuole montane avrà diritto a un credito d’imposta per ridurre le spese di affitto. Questo incentivo è progettato per rendere più sostenibile la vita nelle piccole comunità montane.

Il disegno di legge definisce le “scuole di montagna” come quelle dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado situate in comuni specifici. Per beneficiare delle misure di sostegno, le scuole devono avere almeno un plesso situato in uno di questi comuni.

Altre misure per le scuole delle zone montane: agevolazioni sul credito d’imposta

Il credito d’imposta sarà concesso annualmente e sarà pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione e un massimo di 2.500 euro. Inoltre, il credito sarà esteso anche a coloro che acquistano un immobile ad uso abitativo in un comune montano, con un finanziamento ipotecario.

Per le scuole situate in comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e che ospitano minoranze linguistiche storiche, il credito d’imposta potrà arrivare fino al 75% del canone di locazione o dell’importo annuale del finanziamento, con un massimo di 3.500 euro.

L’impegno finanziario del Governo

Il disegno di legge prevede un impegno finanziario di 20 milioni di euro annui a partire dal 2024. Il credito d’imposta non sarà cumulabile con altre detrazioni fiscali e sarà regolato da un decreto del Ministro dell’Istruzione, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

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