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Scuola, ultime notizie: in forse l’educazione fisica alla Primaria

Con il nuovo esecutivo Conte 2 salta anche l’assunzione dei 12.000 docenti di scienze motorie da collocare nella scuola primaria (ex scuola elementare)

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Con il nuovo esecutivo Conte 2 salta anche l’assunzione dei 12.000 docenti di scienze motorie da collocare nella scuola primaria (ex scuola elementare). Un provvedimento quest’ultimo voluto dall’ex ministro alla Pubblica Istruzione Marco Bussetti, al fine di equiparare agli altri Paesi europei l’insegnamento di questa disciplina alle elementari. Si tratta di uno stop al disegno di legge voluto dalla Lega che prevedeva l’insegnamento di scienze motorie per n. 2 ore settimanali.

Educazione fisica alla scuola Primaria: a rischio il decreto per l’insegnamento di educazione fisica e per l’assunzione di circa 12.000 maestri

Il decreto in questione, a quanto pare, era già pronto per essere discusso ed approvato nei due rami parlamentari. Lo stesso prevedeva, è bene ricordarlo, la piena entrata in vigore a partire dall’anno scolastico 2023/2024.

Persino il Coni aveva già provveduto allo stanziamento di 7 milioni di euro da impiegare principalmente nel progetto “Sport di Classe“. Un’iniziativa questa, partita già l’anno scorso, e svolta nelle tre classi finali delle elementari. Si erano anche selezionati l’anno scorso (con appositi contratti stipulati con il Coni) alcune figure professionali come i tutor o maestri di educazione fisica.

Come riporta quest’oggi la testata giornalistica “La Repubblica”, lo scorso anno il progetto Sport in classe ha coinvolto nelle scuole pubbliche italiane ben 542 mila studenti. Un numero notevole, e di questi, il 50% sono stati appunto alunni appartenenti alla fascia d’età compresa tra gli 8 e i 10 anni.

In questo ultimo scorcio di tempo però, il leghista Giorgetti (il braccio destro di Salvini) con la sua riforma ha deciso di sostituire il Coni (l’ente patrocinante tale iniziativa/progetto) con la Spa “Sport e salute”. Un cambio di rotta che purtroppo potrà arrecare un danno enorme al progetto e a tutto il sistema scolastico coinvolto. Ma vediamo perché.

Una nuova società partecipata (al Mef) tanto cara alla Lega mette in serio rischio l’assunzione dei maestri di educazione fisica alla scuola primaria

La nuova società, infatti, non potrà usufruire del regime fiscale agevolato previsto dalla legge Pescante. Come conseguenza, sarà impossibile far fronte a una serie di spese legate al regime dell’Iva non più agevolata, così come avveniva per il Coni. Insomma, aspetti contabili e fiscali non consentiranno alla nuova società (Spa “Sport e Salute”) di beneficiare dei previsti finanziamenti regionali disponibili per la continuazione del progetto già in itinere.

Tra l’altro la nuova società controllata dal Ministero dell’economia e finanza non ha neanche pubblicato i previsti bandi per l’assunzione dei suddetti maestri di educazione fisica. Tale situazione pertanto comporterà l’impossibilità a continuare il lavoro già svolto e iniziato l’anno precedente. A quanto pare saranno bloccati persino i campionati studenteschi, un evento calendarizzato da tempo e finanziato dal Coni attraverso il contributo economico pari a un milione e 400 mila euro.

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