Come riporta quest’oggi la testata giornalistica “La Repubblica”, lo scorso anno il progetto Sport in classe ha coinvolto nelle scuole pubbliche italiane ben 542 mila studenti. Un numero notevole, e di questi, il 50% sono stati appunto alunni appartenenti alla fascia d’età compresa tra gli 8 e i 10 anni.
In questo ultimo scorcio di tempo però, il leghista Giorgetti (il braccio destro di Salvini) con la sua riforma ha deciso di sostituire il Coni (l’ente patrocinante tale iniziativa/progetto) con la Spa “Sport e salute”. Un cambio di rotta che purtroppo potrà arrecare un danno enorme al progetto e a tutto il sistema scolastico coinvolto. Ma vediamo perché.
La nuova società, infatti, non potrà usufruire del regime fiscale agevolato previsto dalla legge Pescante. Come conseguenza, sarà impossibile far fronte a una serie di spese legate al regime dell’Iva non più agevolata, così come avveniva per il Coni. Insomma, aspetti contabili e fiscali non consentiranno alla nuova società (Spa “Sport e Salute”) di beneficiare dei previsti finanziamenti regionali disponibili per la continuazione del progetto già in itinere.
Tra l’altro la nuova società controllata dal Ministero dell’economia e finanza non ha neanche pubblicato i previsti bandi per l’assunzione dei suddetti maestri di educazione fisica. Tale situazione pertanto comporterà l’impossibilità a continuare il lavoro già svolto e iniziato l’anno precedente. A quanto pare saranno bloccati persino i campionati studenteschi, un evento calendarizzato da tempo e finanziato dal Coni attraverso il contributo economico pari a un milione e 400 mila euro.