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Scuola, test sierologici anti-Covid gratuiti al personale: arriva il ‘no’ dei medici di base

Il sindacato autonomo dei medici (Snami) si dice contrario circa il coinvolgimento gratuito dei medici di base nei test sierologici al personale scolastico

Salute

Dura presa di posizione contro il Ministero della Salute da parte del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami). Angelo Testa, Presidente del sindacato dei medici di base ritiene impensabile che la categoria che lui rappresenta possa lavorare gratuitamente su tutto il territorio nazionale. “Chi propone di lavorare senza remunerazione lo spieghi ai propri iscritti e la pianti, una volta per tutte, di parlare a nome di una categoria che non rappresenta!”, così titola il duro comunicato stampa uscito poche ore fa sul sito del sindacato autonomo dei medici di base Snami.

Scuola, test sierologici gratuiti al personale scolastico:

Ecco di seguito alcuni passaggi contenuti all’interno della nota stampa che si allega in calce a questo articolo.

Il comunicato stampa spiega i motivi per cui i vertici nazionali dello Snami non condividono il provvedimento emesso dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute circa il coinvolgimento dei Medici di medicina generale (medici di base) nella fase di somministrazione dei test sierologici anti-Covid gratuiti al personale scolastico.

“Non possiamo operare sempre per sanare i buchi organizzativi né svolgere servizi che toccano ad altri”, dice “e non concordiamo con chi invece, società scientifiche e formazioni sindacali, ha deciso di sponsorizzare un progetto di questo tipo, addirittura in maniera gratuita”.

In conclusione, lo stesso Presidente dello Snami spiega di aver più volte interloquito telefonicamente con i vertici del Ministero della Salute, esprimendo tutta la sua contrarietà circa il provvedimento che di li a poco si sarebbe dovuto adottare. Nonostante questo, il provvedimento emanato vede il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i quali dovranno effettuare lo screening anti-Covid senza nessun tipo di remunerazione. Per Angelo Testa questo fatto è assolutamente deprecabile oltre che improponibile.

“Come ho avuto modo di comunicare informalmente al telefono ad un importante funzionario del ministero della Salute che chiedeva un nostro coinvolgimento nel progetto – afferma in una nota – ribadisco che gratis non si lavora e che eventuali nuove incombenze lavorative vanno concordate nei tavoli istituzionali. Se lo Stato non ha i soldi per pagare i medici allora vuol dire che si tratta di prestazione da effettuare in regime libero professionale”, aggiunge infine il Presidente dello Snami.

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