Il loro impegno e la loro abnegazione sono stati calpestati da un governo che ha litigato sin dal primo giorno e ha cercato solo consensi personali, finendo per dimenticare le istanze di coloro che potevano risollevare le sorti della scuola; oggi quelle sorti sono in discussione proprio per la grave carenza di insegnanti.
La rabbia e la delusione di questo vero e proprio esercito di ‘precari abilitati’ è tanta, soprattutto perché si è impedito la loro assunzione a tempo indeterminato, dopo le numerose cessazioni con Quota 100. Quei pensionamenti avevano fatto sperare in un logico turn over; purtroppo, tutto questo inspiegabilmente non è avvenuto. Gli stessi politici che in campagna elettorale avevano promesso per la scuola e il popolo dei precari una svolta, sono ritornati sui loro passi.
In tal senso, le insegnanti intervistate dichiarano: «Sono state depositate due interrogazioni parlamentari, una Pd e una M5S, ma non sono mai state discusse. Chiediamo che i posti che si sono liberati con Quota 100 vadano a chi ha vinto il concorso oltre tre anni fa».