Lo stesso Salvini per esempio in queste ore sta utilizzato la proposta sulle merendine di Fioramenti come il vessillo, non solo ironico, di una politica fondata sulla vessazione dei più deboli.
Dall’ironia presto si è passati alla rabbia. Si, perché l’apice del paradosso – secondo i docenti – è rappresentato dalla proposta circa una super tassa sui voli aerei. Il mondo della scuola sui social si è letteralmente scatenato. L’idea di questa tassa (un rincaro dei biglietti) ha fatto scoppiare una polemica senza precedenti. Molti docenti meridionali infatti rammentano al neo ministro che ad usufruire dei voli nazionali sono proprio loro. Molti di questi infatti sono costretti ogni mese o addirittura ogni settimana a prendere un aereo per recarsi presso le proprie residenze o le sedi di servizio al nord della nostra Penisola. Una soluzione, questa che si ritorcerebbe contro gli stessi insegnanti.
Infine, l’ultima soluzione preannunciata da Fioramonti lascia tutti di stucco: il modello orario della scuola finlandese potrebbe segnare la svolta. Orari più soft con l’aggiunta della solita salsa a base di tecnologia. Un cocktail perfetto, più volte sentito e risentito ma che purtroppo diviene sempre più sgradevole al personale della scuola per via del rischio concreto di perdere molte unità lavorative.
Che dire…, molta superficialità, voglia di protagonismo o solo un modo per promettere qualcosa che non si è in grado (sin da ora) di garantire? Insomma, alcune volte è meglio tacere ed evitare la propaganda, iniziando a pensare che l’interventismo in politica trova più consensi e meno polemiche.
Certo è che la scelta di Fioramonti di mettere le mani avanti con queste iniziative ‘diverse’ e per certi versi ‘alternative’, fa riflettere sulle scarse possibilità di recuperare nel prossimo futuro consistenti fondi da destinare alla scuola, soprattutto in vista della prossima legge di bilancio 2020.