martedì, 25 Marzo 2025
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Scuola, pensionamento a 70 anni: ecco le nuove regole

La Legge di Bilancio 2025 permette al personale scolastico di restare a scuola fino a 70 anni, ma solo con valutazioni eccellenti e per attività di tutoraggio.

La Legge di Bilancio 2025 introduce la possibilità per il personale scolastico di rimanere in servizio fino ai 70 anni, ma solo in presenza di specifici requisiti. Gli istituti possono decidere di mantenere in organico i dipendenti che, pur avendo raggiunto l’età di pensionamento, desiderano proseguire l’attività lavorativa. Tuttavia, la scelta finale spetta esclusivamente all’ente datore di lavoro, che deve valutare la reale necessità della scuola e rispettare i limiti imposti dalla normativa.

Solo il 10% del personale può restare

Le nuove disposizioni stabiliscono che solo il 10% dell’organico può beneficiare di questa proroga. Ogni scuola deve motivare la richiesta dimostrando che il trattenimento del personale risulta funzionale all’organizzazione interna. Inoltre, possono accedere a questa opportunità solo i lavoratori con valutazioni eccellenti o ottime, secondo il sistema di performance adottato. L’obiettivo è garantire la permanenza esclusivamente a coloro che apportano un contributo significativo al funzionamento scolastico.

Tutoraggio e affiancamento ai nuovi assunti

Chi sceglie di prolungare la carriera non potrà continuare a svolgere le stesse mansioni. La legge prevede che il personale over 67 venga impiegato principalmente in attività di tutoraggio e affiancamento ai neoassunti, oltre che per esigenze funzionali che non possono essere soddisfatte in altro modo. Questo modello punta a valorizzare l’esperienza maturata nel settore, trasformando i lavoratori senior in figure di riferimento per le nuove generazioni di insegnanti e operatori scolastici.

Un’opportunità tra vantaggi e criticità

Se da un lato questa misura consente di trattenere risorse qualificate in un settore spesso in difficoltà, dall’altro solleva dubbi sulla sua applicabilità su larga scala. Molti istituti potrebbero non avere le risorse per integrare il personale senior senza ostacolare il turnover generazionale. Il dibattito resta aperto, con sindacati e addetti ai lavori che chiedono maggiore chiarezza sui criteri di selezione e sulle reali possibilità di attuazione della norma nel contesto scolastico.

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