Home Attualità Scuola, licenziate in Veneto 500 maestre: a rischio altre 1300

Scuola, licenziate in Veneto 500 maestre: a rischio altre 1300

Scuola - Sono parecchie le sentenze negative che hanno riguardato e riguarderanno molti insegnanti che possiedono solo il diploma magistrale.

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Scuola – Parecchie sentenze negative hanno riguardato e riguarderanno molti insegnanti che possiedono solo il diploma magistrale. Molte di loro, infatti, sono prive di laurea in Scienze della Formazione primaria. La loro stabilizzazione sarebbe giunta quasi con certezza se i loro titoli fossero stati conseguiti entro il 2001. Sono in tutto 500 i provvedimenti di licenziamento disposti dall’USR Veneto. Si attendono ulteriori 1.300 provvedimenti simili.

Molte maestre in Veneto “ritorneranno più precarie di prima”

In Veneto le maestre licenziate sono 500. La causa? I loro titoli non sono abilitanti: la sentenza del Consiglio di Stato è chiara e va rispettata

La notizia è stata riportata dal Corriere del Veneto. La nota testata giornalistica parla di circa 7.000 maestre senza laurea in Veneto. Le stesse però prestano servizio da anni come precarie in tutte le scuole di questo vasto territorio, sia nella scuola dell’infanzia che in quella primaria.

Secondo quanto raccontato dal Corriere del Veneto molte di loro avevano chiesto di entrare di ruolo presentando un regolare ricorso. Di queste, circa 1.800 avevano vinto il contenzioso con l’immissione in ruolo con riserva. Tale riserva è stata sciolta dalla recente sentenza del Consiglio di Stato e pertanto dovranno abbandonare il loro posto, ritornando a svolgere i futuri incarichi come precari.

Scuola, dal prossimo anno in Veneto ci saranno più di 7.800 insegnanti supplenti

In Veneto, a partire dal 1° settembre 2019 mancheranno nelle scuole di ogni ordine e grado poco più di 7.800 insegnanti, tra questi 2.284 sul sostegno.

Su questa criticità che interesserà tutto il sistema scolastico del Veneto interviene l’assessore all’istruzione Elena Donazzan, la quale precisa: «Alla strutturale mancanza di programmazione nella scuola, a cui nessun governo ha saputo porre rimedio si aggiunge quest’anno il problema degli insegnanti precari storici, o entrati di recente in ruolo, che sono stati cancellati dalle graduatorie, come il caso dei diplomati magistrali, e che tornano più precari di prima, inseriti nelle sole graduatorie di istituto che non possono dare la prospettiva dell’entrata in ruolo».

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