giovedì, Settembre 19, 2024
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Scuola, lavoratori “fragili” scrivono alla Azzolina: “Vogliamo continuare con la DaD”

Un centinaio gli insegnanti fragili scrivono alla ministra Lucia Azzolina per chiederle di poter continuare a svolgere la loro attività didattica online

Sono quasi un centinaio gli insegnanti fragili che hanno scritto alla ministra Lucia Azzolina chiedendole di poter continuare a svolgere, a partire dal primo settembre, la loro attività professionale online mediante la didattica a distanza. l’ANP chiede chiarezza su questo tema in vista del rientro a scuola a settembre.

La scuola è piena di lavoratori fragili: un docente su due alle superiori e un docente su tre alla primaria ha più di 55 anni

La querelle sulle unità lavorative considerate fragili, docenti e personale ATA, a breve entrerà nel vivo. I numeri presto si evidenzieranno specie nelle zone del Paese in cui i contagi da Covid-19 sono stati maggiori.

Le statistiche riportano numeri impressionanti: alla scuola secondaria di secondo grado un docente su due ha più di 55 anni. Non da meno il personale docente facente parte della scuola primaria, in questo caso uno su tre supera l’età anzidetta. In effetti, dunque, si tratta di una folta schiera di lavoratori che a settembre cercheranno in tutti i modi possibili di non mettere piede all’interno delle scuole in cui prestano servizio.

Lo stesso Presidente dell’ANP, l’Associazione Nazionale dei Presidi, chiede alla ministra Azzolina di fare chiarezza circa questo problema. A tal proposito Giannelli precisa: «Il ministero faccia chiarezza». La chiarezza riguarda due aspetti: il primo si riferisce all’Ente che dovrà certificare la fragilità del lavoratore, il secondo riguarda più che altro l’aspetto organizzativo e logistico del docente che dovrà lavorare a casa.

Ma chi sono i lavoratori fragili?

I lavoratori fragili sono tutti quei docenti, collaboratori scolastici e personale tecnico amministrativo che per età o per le loro condizioni di salute sono più sensibili ai contagi da Covid-19 e in generale ai rischi collegati all’emergenza sanitaria che si sta vivendo. La didattica a distanza o il lavoro leggero ha consentito loro di essere tutelati dal rischio di contagio. Adesso, dopo i proclami della ministra Azzolina circa la riapertura degli istituti scolastici a partire dal prossimo 1 settembre questi lavoratori cominciano a temere il peggio.

Bisogna infine fare un passo indietro e ricordare che già la spinosa questione era emersa in vista degli esami di maturità svoltisi in presenza le settimane scorse. Dopo ampia discussione lo stesso ministero aveva autorizzato i componenti delle commissioni ritenuti fragili a rimanere a casa, mantenendo la presenza in classe degli altri 5 commissari più il presidente.

Basta risposte evasive sui lavoratori fragili da parte del MI, Giannelli (ANP): “Vogliamo chiarezza”

Per questi motivi appare evidente che i ritardi da parte del ministro Azzolina su questa tematica non possono più procrastinarsi. A soffermarsi su questo aspetto il presidente ANP Giannelli il quale senza mezzi termini ha di recente dichiarato: «Già nel protocollo di intesa del 19 maggio 2020, relativo all’esame di Stato, il Ministero dell’istruzione si era impegnato a dare indicazioni specifiche sui lavoratori fragili e non lo ha fatto – ha detto Antonello Giannelli -: ora deve essere fatta chiarezza».

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