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Scuola, Classi pollaio ai tempi del Covid-19: limiti massimi per ogni ordine e grado di scuola

Necessario procedere al più presto ad una riorganizzazione per quanto concerne le criticità presenti a scuola a proposito delle classi pollaio

Didattica

Quando si parla di scuola si pensa subito alle classi pollaio; spesso si generalizza e non si sa molto sulle caratteristiche che contraddistinguono questa criticità presente in molte scuole italiane. In questo articolo quindi cercheremo di fare un po’ di chiarezza sui numeri reali delle classi che presentano questa caratteristica.

Scuola, Classi pollaio: necessaria la revisione di tutte le criticità

Il problema reale consiste nella quantificazione del numero di alunni presenti in ogni classe e rapportarlo alle norme che fissano il numero massimo degli stessi.

In molti istituti scolastici della Penisola purtroppo quasi sempre questi limiti vengono abbondantemente superati.

Ma vediamo, dal punto di vista legislativo, quali sono le norme attualmente vigenti che fissano i limiti del numero degli alunni per classe. In particolare, sono 2: la norma sulla rete scolastica emanata dal Ministero dell’Istruzione attraverso il DPR 81/2009 e le norme sull’edilizia scolastica (Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 – Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica) nelle quali sono fissati i limiti degli alunni per classe stabiliti dal Ministero degli Interni.

Limiti massimi degli alunni per classe/sezione

Ecco di seguito la distinzione dei limiti massimi del numero degli alunni per classe/sezione suddiviso per ordine e grado di scuola:

  • Per la scuola dell’infanzia a 29 bambini per sezione;
  • Per la scuola primaria a 27 alunni per classe;
  • Per la scuola secondaria di I grado a 28 alunni per classe;
  • Per la secondaria di II grado a 30 studenti per classe.

Andiamo adesso a confrontare questi limiti con i dati reali sulla numerosità delle classi relativi all’anno scolastico 2019/20. Sul totale delle 370.000 classi funzionanti, sono state solamente 1.724 quelle in cui si sono registrati problemi relativamente al superamento dei limiti stabiliti dal DPR  81/2009. Parliamo dunque di un modesto 0,46% rispetto alla totalità delle classi presenti nelle oltre 8.200 scuole italiane.

I dati sulle classi pollaio in Italia

Di questi 1.724 casi, 605 sezioni riguardano la scuola dell’infanzia, 312 classi la scuola primaria, 92 la scuola secondaria di I grado e 615 la scuola secondaria di II grado.

Tra le due norme prima citate i limiti più stringenti sono presenti nel Decreto del Ministero degli Interni del 1975. In questo caso si parla di ‘indice di deflusso’ dall’aula e viene stabilita una presenza massima pari a 26 persone: l’insegnante + 25 alunni.

Se dovesse prendersi a modello questo numero (max 25 alunni per classe) la percentuale dei casi di sovraffollamento aumenterebbe di molto. Le classi che detengono un numero di alunni superiore a 25 sono in totale 30.829. In questo caso risulterebbero 4.937 le sezioni di scuola dell’infanzia, 3.283 le classi di scuola primaria, 4.258 le classi di scuola secondaria di I grado e ben 18.351 quelle della scuola secondaria II grado. Ovvero si passa da un inesistente 0,46% all’8,6% di tutte le classi presenti nelle scuole pubbliche italiane: un dato considerevolmente preoccupante.

Ecco che l’Ordinanza in deroga voluta dal CTS e dal Ministero dell’Istruzione pone le basi, a partire dal prossimo anno scolastico oramai alle porte, per una graduale riorganizzazione del numero di alunni per classi, a partire dalle prime classi.

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