“La scuola in ospedale non è solo un luogo di apprendimento, ma un contesto dove i bambini possono sentirsi accolti e compresi,” afferma la maestra Antonella Bartoli, tra le prime insegnanti a intraprendere questa esperienza educativa all’interno del Meyer. Il contesto ospedaliero, lontano dalla familiarità della casa e della scuola, può rappresentare per i bambini un ambiente difficile da vivere, e il ruolo della scuola è quello di offrire un punto di riferimento rassicurante.
Le lezioni vengono personalizzate per rispondere ai bisogni specifici di ogni bambino e adattate alle loro capacità fisiche e mentali, considerando le condizioni di salute di ciascuno. Attraverso il gioco, il disegno e le letture, i bambini possono mantenere un legame con il mondo dell’infanzia e della spensieratezza, un aspetto fondamentale per il loro equilibrio emotivo.
Le attività didattiche si svolgono in vari spazi dell’ospedale, come la ludoteca e il giardino, oltre che nelle stanze dei bambini che non possono spostarsi. Questa flessibilità permette di adattare l’esperienza educativa a ciascun paziente, dando loro l’opportunità di apprendere e interagire con altri bambini, anche se in un contesto diverso dalla scuola tradizionale.
La ludoteca rappresenta uno spazio di gioco e socialità dove i piccoli possono esprimersi liberamente, mentre il giardino offre un contatto con la natura, importante per favorire momenti di serenità e stimolazione sensoriale. Per i bambini costretti a rimanere nelle proprie stanze, i docenti organizzano lezioni individuali, utilizzando materiali didattici e strumenti creativi per portare la scuola direttamente da loro.
Oltre all’aspetto educativo, la scuola in ospedale svolge un ruolo cruciale nel favorire il recupero psicologico dei bambini. La routine scolastica aiuta a ridurre l’isolamento sociale e offre un ambiente che normalizza la degenza ospedaliera, facendo sentire i piccoli pazienti parte di una comunità scolastica. Questa iniziativa rappresenta un vero e proprio sostegno per il futuro, poiché permette ai bambini di non perdere il passo con il loro percorso educativo e di mantenere viva la motivazione e la curiosità verso l’apprendimento. Il contesto scolastico favorisce anche la resilienza, aiutandoli a sviluppare capacità di adattamento e fiducia in se stessi, fondamentali per affrontare le sfide della loro condizione.
In questo modo, l’Ospedale Meyer dimostra che la scuola può e deve essere ovunque ci sia un bambino, anche in ospedale. Questo progetto pilota non solo garantisce il diritto allo studio, ma rappresenta una testimonianza di come l’educazione possa adattarsi e crescere anche nei contesti più difficili.