Bisogna inoltre precisare che gli studenti/insegnanti per ricoprire questo delicato ruolo devono possedere alcuni requisiti ben precisi. Questi ultimi via via, con il passare dei giorni e con la “calcolatrice in mano” sono stati modificati sempre più al ribasso dal MI. Nel caso specifico, gli iniziali 300 crediti complessivi, annunciati quasi subito e previsti di norma nel caso del corso di laurea in oggetto, sono diventati per grazia divina e per opportunità politica solo 150. Insomma, uno sconto del 50% per evitare le polemiche dell’opposizione politica di questa Legislatura nei confronti della ministra Azzolina e di tutto l’entourage del Dicastero di Viale Trastevere.
Il preciso appello viene lanciato dal MI proprio perché ci si è resi conto della moria di docenti e di unità di personale ATA necessari alla ripartenza nell’ottica della normalità. Il numero annunciato in premessa dovrebbe essere quello prevedibile nella migliore della ipotesi. In effetti, questo dato potrebbe ulteriormente lievitare se si pensa ai tanti docenti fragili o allo sdoppiamento delle classi a cui quasi certamente si assisterà a settembre.
Nel secondo caso infatti, il numero annunciato in precedenza potrebbe persino raddoppiarsi, in vista di un ipotetico ma molto prevedibile aumento delle unità di personale occorrente a settembre per il normale funzionamento didattico delle quasi 8.200 istituzioni scolastiche presenti nella nostra Penisola.