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Scontri tra Collettivi studenteschi e Polizia alla Sapienza: tensioni tra opposti schieramenti politici

Tensioni alla Sapienza di Roma: scontri tra Collettivi studenteschi e polizia, cortei contrapposti e accuse di violenza politica. Richiesto un confronto pacifico.

Scontri tra forze dellordine e studenti universitari

Tensioni e scontri hanno segnato la giornata di ieri presso l’Università La Sapienza di Roma, dove i Collettivi studenteschi autonomi di sinistra e antifascisti si sono scontrati con la polizia. Gli studenti, riuniti in assemblea davanti alla Facoltà di Giurisprudenza, hanno dato vita a un corteo diretto verso la Facoltà di Economia. Qui, gli studenti di Azione Universitaria, legati alla destra, avevano organizzato un presidio. L’intervento degli agenti della Digos ha bloccato il corteo, allontanando i manifestanti con cariche di alleggerimento.

La denuncia di Azione Universitaria

Gli studenti di Azione Universitaria hanno espresso indignazione per il clima di tensione crescente, attribuendo la responsabilità ai Collettivi di sinistra e agli estremisti di Cambiare Rotta. “Condanniamo ogni forma di violenza, fisica o psicologica, portata avanti contro i nostri rappresentanti”, hanno dichiarato in un comunicato. Hanno inoltre chiesto un intervento della rettrice per porre fine alle intimidazioni e garantire la libera espressione politica all’interno dell’ateneo.

La risposta dei Collettivi studenteschi

I Collettivi studenteschi, dopo lo scioglimento del corteo e le tensioni con la polizia, hanno continuato le loro attività a Piazzale Aldo Moro, dove nel pomeriggio si è svolta un’assemblea cittadina antifascista. Tra i cori intonati dai manifestanti spiccavano slogan come “Siamo tutte antifasciste” e “Fuori le guardie e i fascisti dall’università”, accompagnati da striscioni di protesta.

Paura di un ritorno agli anni di piombo

Le tensioni all’interno dell’Università La Sapienza richiamano alla memoria i conflitti degli anni ’70, quando gli scontri tra estremisti di destra e sinistra, uniti agli interventi della polizia, portarono a episodi di violenza drammatica. Gli studenti oggi chiedono un dialogo per evitare che l’ateneo diventi teatro di nuovi conflitti politici e sociali, auspicando un clima di rispetto e confronto pacifico.

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