In occasione di uno sciopero nella scuola, il dirigente scolastico svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle comunicazioni interne e verso le famiglie, assicurandosi che i servizi essenziali siano garantiti. Tuttavia, la normativa offre al personale il diritto di scegliere se aderire o meno allo sciopero, senza obblighi specifici di dichiarazione.
Sciopero nella scuola: il ruolo del Dirigente Scolastico e l’invito al personale di comunicare la propria adesione
Quando uno sciopero viene proclamato, il dirigente scolastico invita il personale a comunicare, entro il quarto giorno dalla proclamazione, la propria intenzione rispetto all’adesione. Questo invito, che può avvenire tramite strumenti digitali come la Sala Docenti Online o circolari cartacee, consente al personale di esprimere una delle seguenti opzioni:
- Aderire allo sciopero.
- Non aderire allo sciopero.
- Dichiararsi indeciso.
Tuttavia, come stabilito dall’articolo 3, comma 4 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici, questa comunicazione è facoltativa. Essendo un “invito” e non un ordine di servizio, il dipendente non è obbligato a rispondere. Un eventuale obbligo potrebbe configurarsi come attività antisindacale, violando l’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori.
Individuazione e gestione dei contingenti minimi
Il dirigente scolastico è responsabile dell’individuazione dei contingenti minimi necessari a garantire le prestazioni essenziali durante lo sciopero. Questa selezione avviene sulla base delle comunicazioni ricevute dai dipendenti o, in assenza di risposte, in autonomia. I nominativi del personale incluso nei contingenti minimi vengono comunicati agli interessati almeno cinque giorni prima dello sciopero.
Gli inclusi nei contingenti minimi hanno il diritto di confermare la propria adesione allo sciopero o chiedere una sostituzione entro il giorno successivo alla ricezione della comunicazione. Questa procedura garantisce un equilibrio tra il diritto di sciopero e la necessità di mantenere servizi essenziali, come la vigilanza degli studenti.
Comunicazioni alle famiglie: cosa deve essere indicato
Il dirigente scolastico è tenuto a informare le famiglie degli studenti almeno cinque giorni prima dello sciopero, utilizzando il sito web dell’istituto o il Registro Elettronico. Le comunicazioni devono includere:
- Le organizzazioni sindacali promotrici dello sciopero.
- Le motivazioni della protesta.
- I dati relativi alla rappresentatività sindacale, sia a livello nazionale che di istituto.
- I risultati delle ultime elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) nella scuola.
- Le percentuali di adesione agli scioperi precedenti, sia dell’anno scolastico in corso che di quello precedente.
- L’elenco dei servizi garantiti e di quelli previsti in caso di sciopero.
Questa trasparenza è fondamentale per consentire alle famiglie di organizzarsi e comprendere le eventuali ripercussioni dello sciopero sulle attività didattiche.
Sciopero nella scuola: vietato imporre obblighi al personale
Lo sciopero scolastico è un diritto tutelato dalla normativa, ma richiede una gestione oculata per bilanciare le esigenze del personale e quelle dell’utenza. Il dirigente scolastico deve garantire una comunicazione chiara e trasparente, senza imporre obblighi al personale, e informare le famiglie per minimizzare i disagi. Questa procedura, regolata da norme precise, assicura che lo sciopero avvenga nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte.
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