Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato una riduzione della durata dello sciopero a sole quattro ore, motivando questa decisione con la necessità di limitare i disagi per i cittadini, specialmente a ridosso delle festività natalizie. Salvini ha dichiarato che la misura non intende negare il diritto costituzionale allo sciopero, ma vuole evitare le conseguenze di un’agitazione prolungata.
Questa decisione, tuttavia, ha suscitato polemiche. Molti sindacati vedono nella riduzione una limitazione della libertà di espressione e un tentativo di depotenziare l’impatto della protesta. La scelta di comprimere la durata dello sciopero riflette le tensioni tra il governo e i lavoratori, in un momento storico particolarmente delicato per il settore pubblico.
Oltre alla scuola, anche la sanità sarà al centro delle proteste. La legge di bilancio per il 2025 prevede ulteriori tagli ai fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale, una scelta che ha scatenato l’indignazione di operatori sanitari e cittadini. Manifestazioni sono previste nelle principali città italiane, come Roma e Milano, per denunciare la mancanza di investimenti in due settori fondamentali per il benessere e lo sviluppo del Paese.
Con lo sciopero del 13 dicembre, la scuola e la sanità si affermano come simboli di un disagio che travalica i singoli settori, portando in primo piano la necessità di interventi strutturali e di politiche orientate alla valorizzazione del lavoro pubblico e dei servizi essenziali.