Facciamo alcuni esempi:
Queste cifre dimostrano come la trattenuta vari significativamente in base alla posizione e alla carriera. Tuttavia, la trattenuta media per uno sciopero di un’intera giornata si aggira intorno a 68 euro nette. Nello specifico, i costi netti possono variare da circa 40 euro per un collaboratore scolastico in posizione iniziale, fino a 85 euro per un docente o un DSGA in classe stipendiale avanzata.
La trattenuta per lo sciopero di un’intera giornata viene calcolata come 1/30 dell’imponibile fiscale del mese. L’imponibile fiscale si ottiene sottraendo i contributi previdenziali dall’imponibile contributivo. In pratica, questa formula garantisce che la trattenuta sia proporzionata al salario mensile e alla situazione fiscale di ogni dipendente.
Dopo aver sottratto l’Irpef, che incide circa per il 25% sull’importo lordo, il costo netto dell’adesione allo sciopero risulta quindi mediamente intorno ai 68 euro. La cifra esatta può variare in base alle detrazioni personali e all’imponibile di ciascun lavoratore.
Ogni sciopero ha anche un impatto economico sulle casse statali. Con un’adesione stimata tra il 6% e il 7%, cioè circa 80.000 dipendenti scolastici, lo Stato risparmia tra i 5 e i 6 milioni di euro in un solo giorno di sciopero. Se si considera l’importo lordo, il risparmio può arrivare a oltre 7 milioni di euro. Questo risparmio, pur rappresentando una riduzione di spesa per lo Stato, evidenzia quanto le trattenute siano una parte significativa del costo complessivo dei dipendenti pubblici.
Partecipare a uno sciopero è un diritto che i sindacati promuovono per ottenere maggiore attenzione verso le problematiche del comparto scolastico. Tuttavia, è importante che ogni docente e collaboratore scolastico sia consapevole del costo dello sciopero in termini di trattenuta sullo stipendio. In un periodo in cui il costo della vita aumenta e gli stipendi del personale scolastico rimangono tra i più bassi nella Pubblica Amministrazione, la decisione di scioperare deve essere presa in considerazione anche alla luce dell’impatto economico.
In conclusione, scioperare può avere un impatto significativo sullo stipendio di docenti e personale ATA, con trattenute che variano in base alla carriera e alla posizione. Tuttavia, è anche un mezzo per richiamare l’attenzione sulle condizioni lavorative e sugli stipendi nel settore scolastico, con un risparmio notevole per lo Stato in caso di adesione di massa.