lunedì, 3 Febbraio 2025
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Schettini: evitate di dare il cellulare ai bambini, offrite alternative creative

Vincenzo Schettini lancia un appello per l'uso precoce dei cellulari per i bambini, promuovendo alternative educative come disegnare e leggere.

Vincenzo Schettini, docente di fisica e popolare divulgatore sui social, ha lanciato un appello accorato sul l’uso indiscriminato dei cellulari tra i più piccoli. Con un video pubblicato su Instagram, il professore ha voluto esprimere la sua preoccupazione per l’incessante tendenza dei genitori a dare lo smartphone ai bambini per tenerli tranquilli, soprattutto durante i pasti.

L’uso del cellulare come “babysitter sottolinea Schettini

“Ma vi pare normale?”, ha esclamato Schettini, esprimendo la sua disapprovazione per una pratica che ormai sembra essere la norma nelle famiglie italiane. “Vedo genitori che, nelle pizzerie e a tavola, danno il cellulare a bambini di soli 4 anni per farli stare zitti!” ha dichiarato con tono deciso. Secondo il professore, l’uso del cellulare come “babysitter” digitale non risolve il problema della noia, ma rischia di comprometterne lo sviluppo sociale e creativo.

Schettini ha poi criticato alcune giustificazioni comuni che i genitori avanzano, come ad esempio: “Qual è l’alternativa per farlo stare zitto? Gli diamo il cellulare perché si distrae e non parla”. Per il docente, però, esistono metodi ben più educativi e stimolanti per intrattenere i bambini. “Dategli un foglio, dei colori, un libro, dei fumetti”, ha suggerito Schettini, “Aiutiamo i bambini a riempire la noia con la creatività, non con la passività di uno schermo”.

Schettini riapre un dibattito che coinvolge la società

L’appello del professore ha riacceso il dibattito sull’impatto negativo dell’uso precoce dei dispositivi elettronici sulla crescita dei bambini. In un’epoca in cui l’uso di cellulari è diventato una pratica quotidiana e quasi indispensabile, diversi esperti e pedagogisti puntano a sensibilizzare genitori e scuole sulla necessità di limitare l’accesso ai dispositivi digitali nei primi anni di vita.

A livello normativo, la Sicilia è stata tra le prime regioni a prendere posizione in merito. Ha approvato una legge che vieta l’uso dei cellulari per i bambini sotto i 5 anni, con multe fino a 500 euro per i genitori che non rispettano il divieto. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che mira a ridurre l’esposizione dei bambini agli schermi e a promuovere soluzioni alternative.

Il coinvolgimento delle istituzioni locali

Anche nelle regioni del Nord Italia, in particolare nella zona del Nord Milano, stanno prendendo piede iniziative simili. Alcuni Comuni hanno recentemente firmato un accordo per limitare l’uso dei cellulari da parte dei minori di 14 anni, con l’obiettivo di sensibilizzare famiglie e scuole sui pericoli di una dipendenza precoce dalla tecnologia.

Il “patto” firmato coinvolge insegnanti, genitori e istituzioni. Intento è di educare alla ricerca di alternative più salutari e stimolanti rispetto all’uso della tecnologia, con il fine di tutelare il benessere psicofisico dei ragazzi e ridurre fenomeni come l’isolamento sociale e la dipendenza da schermi.

La sfida della creatività e del benessere psicologico

Nel cuore del dibattito c’è l’importanza di educare i bambini a esplorare il mondo attraverso la creatività e l’interazione umana, piuttosto che per mezzo di dispositivi digitali. Secondo gli esperti, le attività che favoriscono la fantasia e la socializzazione sono essenziali per il loro sviluppo equilibrato, e non possono essere sostituite da un telefono.

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