La Rottamazione delle cartelle esattoriali torna protagonista con una nuova edizione che punta a includere i debiti maturati fino al 2023. Un emendamento proposto dalla Lega ha introdotto questa misura nel Decreto Milleproroghe 2025, riaprendo il dibattito fiscale in Senato dopo la sua esclusione dalla Legge di Bilancio. L’approvazione del provvedimento, che proroga diverse scadenze, è attesa per l’11 febbraio.
Regolarizzazione in 120 rate e nessuna sanzione
Se approvata, la nuova sanatoria permetterà ai contribuenti di saldare i debiti fiscali affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023 con un’importante novità: il pagamento sarà distribuito in 120 rate mensili, equivalenti a dieci anni. Anche in questa edizione, non saranno applicati interessi o sanzioni, e i contribuenti dovranno pagare esclusivamente l’importo del capitale. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla soglia di tolleranza ampliata, che consente di includere fino a otto rate non pagate, anche non consecutive.
Scadenze e modalità di pagamento
I contribuenti interessati dovranno presentare domanda entro il 30 aprile 2025 per accedere al piano di definizione agevolata. Il saldo della prima rata o il pagamento in un’unica soluzione è previsto entro il 31 luglio 2025. Parallelamente, si prospetta la riapertura della “Rottamazione Quater” per i carichi affidati tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023, offrendo così ulteriori opportunità di regolarizzazione fiscale.
Impatto economico e considerazioni per il Governo
Il costo stimato della Rottamazione 5 per lo Stato è di circa un miliardo di euro. Il governo dovrà valutare attentamente l’impatto sui conti pubblici, considerando il delicato equilibrio tra le entrate fiscali previste e la sostenibilità di questa agevolazione.
Attualmente, rimangono in vigore solo i pagamenti relativi alla Rottamazione Quater per chi ha aderito in passato, limitati ai carichi affidati fino al 30 giugno 2022. Con la nuova misura, si estenderebbe invece la possibilità di regolarizzare i debiti fino al 2023, segnando un ulteriore passo verso la semplificazione fiscale.
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