Ma dopo l’ironia Giannelli passa all’atteggiamento di rancore per aver dato troppo credito al Comitato Tecnico scientifico, nel pieno rispetto delle autorità sanitarie, senza però curare i propri interessi personali e soprattutto rinunciando alle meritate ferie dei Presidi.
Il nuovo parere del CTS giunge il 13 agosto 2020, a poco più due settimane dalla riapertura delle scuole, in pieno contrasto con le indicazioni precise dello stesso organo consultivo di governo che aveva prescritto come prima regola fondamentale il distanziamento e l’uso della mascherina. Adesso, il parere contraddice le indicazioni iniziali. Insomma, un dietrofront in piena regola secondo Giannelli.
A questo punto, in attesa dei nuovi banchi, con o senza distanziamento, con o senza mascherina chirurgica i Dirigenti Scolastici dicono basta a tutto questo.
”Abbiamo sempre rispettato i pareri delle autorità sanitarie e continueremo a farlo” prosegue Giannelli ”ma non comprendiamo perché non si sia fatta chiarezza prima su questo aspetto fondamentale”. I dirigenti scolastici non hanno preso un solo giorno di ferie per lavorare febbrilmente, con granitico senso del dovere, affinché gli alunni potessero essere distanziati come previsto. I colleghi hanno risposto a innumerevoli monitoraggi ministeriali per comunicare più volte tutti i dati relativi alle classi, alle aule, ai corridoi, alle palestre, ai cortili, agli edifici. E tutto questo perché? Perché siamo stati seri e responsabili, ben più di quanto fosse evidentemente necessario”.
“A questo punto – conclude Giannelli – invito tutti i colleghi a comunicare immediatamente ai rispettivi uffici scolastici la loro messa in ferie, perché le hanno meritate come non mai e perché ne hanno bisogno dopo una estate di lavoro frenetico che sembrava tragica e invece era solo comica”.