Ritorno in classe, le perplessità dell’infettivologo Galli sull’uso delle mascherine in classe: “Insopportabili per alunni e insegnanti”

Le perplessità di Massimo Galli, direttore dell’Ospedale Sacco di Milano, sull'uso delle mascherine degli studenti e dei docenti per il ritorno in classe

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Ecco che giungono sulle pagine della stampa nazionale le perplessità di Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, a proposito delle prescrizioni anti Covid-19 per il ritorno in classe a settembre in sicurezza.

Il noto infettivologo si sofferma in particolare sull’utilizzo delle mascherine anti Covid-19 nei locali scolastici per 5 ore di seguito: “Le mascherine indossate per 5 ore? Nemmeno un docente riesce a sopportarla per un’intera mattinata“.

Galli: Una garanzia totale di sicurezza non esiste!

Molti i dubbi sulle prescrizioni anti Covid-19 da rispettare per il ritorno in classe in sicurezza

”Il virus c’è e lotta contro noi – sostiene Galli. Bisogna tenerlo a testa sotto. Ma non dobbiamo meravigliarci se  qualche cosa va storto. È necessaria una generale programmazione degli interventi sul territorio”. Questo quanto afferma in un intervista a “Il Giornale” Massimo Galli. Si riferisce ovviamente al mondo della scuola, dove, spiega, ”più  che preoccuparsi per i banchi e per distanziamenti dal successo improbabile, è necessario concentrarsi su prevenzione e sorveglianza  sanitaria. E dove – aggiunge il noto infettivologi – una garanzia totale di sicurezza non esiste. Ci sono momenti in cui i ragazzi finiscono per ammassarsi. Già non è semplice tenerli a freno per cinque ore di lezione in classe,  figuriamoci con la mascherina: nemmeno un docente riesce a sopportarla per un’intera mattinata”.

Galli: “Difficile tenere i ragazzi per 5 ore con una mascherina, nemmeno un docente riesce a sopportarla”

L’augurio di Galli è quello di utilizzare nelle scuole gli stessi sistemi di sorveglianza ‘rapida’ (test rapidi) utilizzati negli scali aeroportuali del mondo. Questi apparecchi – sostiene Galli – individuerebbero con più rapidità gli eventuali contagi e i conseguenti focolai a scuola.

”Mi auguro che in tempi non biblici vengano adottati dei sistemi di  sorveglianza rapida che consentano una veloce identificazione di un  focolaio nella scuola – aggiunge Galli – precisando che i test rapidi,  come quelli che adottano negli aeroporti, ”darebbero una maggior  rapidità di azione nell’individuare e contenere i focolai“.

Galli: “Prima del rientro a scuola occorrerebbe uno screening serio rivolto a tutto il personale scolastico e agli studenti”

Secondo Galli, in ogni scuola, prima del rientro in classe, si dovrebbero effettuare degli screening obbligatori (con gli strumenti pungidito) per il personale scolastico e per gli studenti. Tutto ciò permetterebbe di verificare la presenza o meno degli anticorpi nel personale scolastico e negli studenti per aiutare a capire in anticipo cosa potremmo aspettarci nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Necessario ripristinare una presenza  sanitaria in ogni scuola

Ogni plesso scolastico dovrebbe essere sottoposto al pungidito prima dell’inizio  della scuola, una sorta di screening che verifica gli anticorpi di  personale e studenti e ci aiuterebbe a capire cosa ci possiamo  aspettare. Inoltre, andrebbe anche misurata la febbre, almeno  all’ingresso di ogni istituto. È tempo di ripristinare una presenza  sanitaria nelle scuole nell’ambito di una revisione completa della medicina territoriale. Servirebbe certo assai di più dei nuovi banchi”.

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