Nel Mezzogiorno, queste percentuali salgono rispettivamente al 45,9% e al 51,7%. In matematica, il quadro si fa ancora più critico: il 54,7% degli studenti di terza media e il 58,5% dei diplomati del Sud non raggiungono il livello base, con un ritardo di 16 e 22 punti percentuali rispetto al Nord.
Un altro dato preoccupante riguarda l’aumento, in media del 2%, degli studenti con competenze inadeguate nel passaggio dalle medie alle superiori. Questo trend si accentua nel Sud e nel Centro, con incrementi fino al 6% in italiano e al 7% in matematica.
L’analisi provinciale mette in evidenza situazioni di eccellenza accanto a forti criticità. Sondrio e Lecco si distinguono per il minor numero di studenti con competenze inadeguate, mentre Crotone e Sassari presentano le percentuali più alte. Preoccupano anche i peggioramenti registrati in province come Trento, Aosta e Asti, in controtendenza rispetto al miglioramento osservato in altre 23 province.
Negli ultimi tre anni, le competenze in italiano al termine del primo ciclo hanno mostrato un peggioramento nella maggior parte delle province italiane. Invece, si osserva un recupero in italiano tra i diplomati e in matematica, con alcune eccezioni. Il divario tra i risultati di terza media e quinta superiore rimane marcato in province come Viterbo, Ascoli Piceno e Avellino in matematica, e Avellino, Salerno e Ascoli Piceno in italiano.
I risultati dei test INVALSI 2023-2024 offrono uno spaccato chiaro della situazione scolastica italiana, evidenziando la necessità di interventi mirati per colmare il divario tra Nord e Sud e migliorare le competenze degli studenti.