Il riscatto è particolarmente utile per chi ha iniziato a lavorare presto o è vicino all’età pensionabile, mentre la convenienza tra riscatto agevolato e ordinario dipende dal reddito annuo.
I diplomi degli ITS, istituiti per formare tecnici specializzati in settori strategici come la transizione energetica e l’intelligenza artificiale, sono riscattabili per la pensione. Questi percorsi formativi, introdotti nel 2010 e riformati nel 2022, si dividono in:
Per procedere con il riscatto, gli ITS devono fornire una dichiarazione dettagliata che includa il tipo di attestato, l’area tecnologica e la figura professionale di riferimento. Come per le lauree, il riscatto non copre i periodi fuori corso e segue le stesse regole fiscali per deducibilità e detraibilità.
Nonostante l’apertura ai diplomi ITS, il riconoscimento pensionistico dipende da valutazioni tecniche sui corsi, che esulano dalla competenza diretta dell’Inps. L’aumento dei costi e l’inflazione rendono il riscatto una scelta economicamente impegnativa. Ad esempio, riscattare una laurea triennale costa oggi circa 2.700 euro in più rispetto al 2019, mentre per un ciclo completo (triennale e magistrale) l’incremento supera i 4.500 euro.
Il riscatto dei diplomi ITS rappresenta una novità significativa, ma i costi crescenti e la necessità di dichiarazioni specifiche da parte degli istituti potrebbero limitarne l’adozione. Con una pianificazione attenta e la consulenza di esperti, questa opportunità può aiutare a costruire una pensione più solida e anticipata, offrendo una nuova chance ai diplomati ITS.