In definitiva, i contributi riscattati, conseguenza del pagamento oneroso da parte del lavoratore, sono considerati a tutti gli effetti come se fossero stati versati nel periodo ai quali si riferiscono, ovvero indispensabili per conseguire il diritto a riscattare tutte le prestazioni previdenziali e pensionistiche, compresa la pensione di anzianità.
La maggior parte delle volte il lavoratore riscatta gli anni del corso di studi per il conseguimento della laurea. Tuttavia, esiste un ampio ventaglio di casi qui di seguito elencati:
A questi casi si aggiungono poi ulteriori possibili situazioni lavorative legate alla norma della “pace contributiva” introdotta in via sperimentale, dal 2019 al 2021 per i lavoratori più giovani, senza contributi antecedenti al 1996. Per questi lavoratori, infatti, è possibile chiedere il riscatto attraverso il pagamento di oneri agevolati riferibili ai periodi per i quali non sussiste l’obbligo contributivo, fino ad un massimo di 5 anni.
Possono, invece, essere riscattati solo se successivi al 31 dicembre 1996 i contributi derivanti:
L’istanza di riscatto anticipato dei contributi va presentata o di persona o attraverso un Ente di patronato. Tale richiesta va inoltrata all’Inps territorialmente competente in base al luogo di residenza del richiedente, presso l’ufficio o anche tramite il servizio online. L’Inps comunica poco dopo all’interessato l’importo da pagare (onere di riscatto) attraverso una raccomandata o tramite Pec, indicando anche le modalità ed i termini previsti per effettuare i versamenti dovuti.
Il costo del riscatto anticipato si calcola con il metodo della ‘riserva matematica’ se il periodo da recuperare non va oltre il 31 dicembre 1995 (o entro il 31 dicembre 2011, per coloro che possedevano almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995), o con il sistema percentuale per i rimanenti e per tutti coloro che si avvalgono dell’opzione contributiva o del computo presso la gestione separata Inps.
Il pagamento dei contributi riscattati avviene tramite il servizio online direttamente sul portale Inps, alla sezione “Riscatti, Ricongiunzioni e Rendite”. Per accedere occorre il codice fiscale ed il numero di pratica indicato nel provvedimento di accoglimento dell’istanza. In alternativa è possibile accreditarsi attraverso l’app di pagamento PagoPA. Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione, entro 60 giorni dalla data di ricezione del provvedimento, oppure in forma rateale (fino a un massimo di 60 rate, che possono arrivare a 120 nel caso di pace contributiva), solo se il richiedente non è già pensionato e se i contributi riscattati non sono da utilizzare immediatamente per il diritto a un trattamento pensionistico.