Dopo la sospensione forzata dovuta alla pandemia, gli studenti italiani tornano a viaggiare per esperienze di studio all’estero. Il Rapporto 2024 dell’Osservatorio sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, promosso dalla Fondazione Intercultura, evidenzia una crescita significativa degli scambi culturali. Le scuole italiane si dimostrano sempre più attente all’offerta linguistica e ai programmi internazionali, promuovendo percorsi di formazione interculturale che coinvolgono sia studenti italiani che stranieri.
Aumento della mobilità studentesca: preferite le mete in Nord America e Europa
Il Rapporto 2024 rivela che il 55% degli istituti italiani ha almeno uno studente che partecipa a programmi di mobilità all’estero. Questo segna un ritorno ai livelli pre-pandemia, con una lieve crescita dei soggiorni di breve durata, in particolare trimestrali (+3 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Sebbene questi programmi brevi siano in aumento, la maggior parte degli studenti continua a preferire esperienze di lunga durata, con i soggiorni annuali che restano stabili al 43%.
Le mete più gettonate sono i Paesi del Nord America, scelti dal 73% degli studenti, e i Paesi europei anglofoni, con una preferenza del 66%. Le destinazioni in Asia, Oceania e Africa rimangono meno frequentate, confermando la predilezione per le regioni culturalmente più vicine o con un’offerta linguistica più consolidata.
Gli scambi individuali e la crescita della mobilità in ingresso nelle scuole italiane
Gli scambi individuali rimangono un pilastro fondamentale per lo sviluppo della competenza interculturale. Il Rapporto evidenzia come l’81% delle scuole consideri questi programmi un’opportunità chiave per preparare gli studenti alla complessità del mondo globale. Le scuole che sperimentano direttamente questi scambi ne traggono ulteriore beneficio, con un coinvolgimento più attivo degli studenti nei progetti internazionali.
Inoltre, anche i programmi di mobilità in ingresso, che consentono agli istituti italiani di ospitare studenti stranieri, stanno recuperando terreno. Nel 2024, il 27% delle scuole ha accolto studenti provenienti dall’estero, con una particolare preferenza per i soggiorni annuali (17%, stabile rispetto al 2023). Questo dimostra l’interesse crescente per la condivisione di esperienze internazionali in un contesto scolastico locale.
Potenziamento dell’offerta linguistica e centralità delle competenze interculturali
L’eccellenza dell’offerta linguistica nelle scuole italiane è confermata dal 70% degli istituti, che ha dichiarato di aver potenziato i percorsi di insegnamento delle lingue straniere. Questo potenziamento risponde a una crescente richiesta di competenze linguistiche avanzate, fondamentali per l’inserimento dei giovani in un contesto sempre più globalizzato. Oltre la metà delle scuole riferisce di un’attiva partecipazione dei docenti a corsi di aggiornamento e formazione, dimostrando un impegno costante nel miglioramento della qualità dell’insegnamento.
In parallelo, aumentano anche i percorsi bilingue (+3%) e l’uso della metodologia del dibattito nelle classi (+4%), che promuove un apprendimento critico e partecipativo. Il 96% delle scuole ha integrato temi di internazionalizzazione e interculturalità nelle lezioni di educazione civica, riconoscendo che lo sviluppo delle competenze interculturali è essenziale per formare cittadini consapevoli e aperti al mondo. I dirigenti scolastici (76%) ritengono che la mobilità studentesca sia uno strumento indispensabile per affrontare questi temi in modo concreto e pratico, favorendo una crescita personale e professionale degli studenti.
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