“È ora di rinnovare i contratti, tutti privati e pubblici, di cominciare a discutere della riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico“. Poi continua: “Discutiamo di una diversa concezione del tempo di lavoro e del tempo di vita, del tempo di utilizzo degli impianti, della produttività magari redistribuita su più persone con una maggiore autonomia del singolo“, precisa Bombardieri.
“Noi pensiamo, se effettivamente vogliamo guardare al futuro, che gli orari rigidi, l’uniformità e la stabilità dei modelli vada riaffrontata” conclude.