Questo tema è particolarmente delicato per garantire il rispetto degli accordi presi con l’Europa e per non perdere le risorse fondamentali per il miglioramento del sistema scolastico.
Il ministro ha inoltre sottolineato il lungo periodo di blocco dei rinnovi contrattuali del personale scolastico, durato ben 11 anni tra il 2009 e il 2020. “Il contratto del 2020 era insufficiente,” ha dichiarato Valditara, riferendosi alle risorse limitate messe a disposizione in quel periodo. “Ora stiamo lavorando per una nuova definizione contrattuale e confido che, in futuro, le risorse disponibili possano aumentare.”
Insomma, con questo ennesimo annuncio il ministro Valditara mira a segnare un cambiamento nella valorizzazione del personale scolastico e a garantire maggiore stabilità economica per i docenti e per il personale ATA. Lo stanziamento di 3 miliardi rappresenta un primo passo per migliorare le condizioni di lavoro e contribuire a un sistema educativo di qualità.
Tante belle iniziative per chi è ancora precario o per chi si vorrebbe inserire nel mondo della scuola. Nessuna soluzione invece per chi rimane fermo al palo dopo l’idoneità al concorso 2020. Ma la politica non dovrebbe occuparsi di trovare giusto appunto le soluzioni?