Il rinnovo del CCNL scuola 2022-2024 del personale scolastico continua a generare tensioni e incertezze. Tra stipendi insufficienti, disparità nei diritti e mancato riconoscimento del merito, il settore scolastico vive un momento di forte disagio. A denunciare la situazione è Vito Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, intervistato da Fanpage.it.
CCNL scaduto da quasi quattro anni
Il contratto in questione è scaduto il 31 dicembre 2024 e riguarda il triennio 2022-2024. Sebbene le trattative siano in corso, i tempi si stanno prolungando e l’incontro decisivo è fissato per il 26 marzo presso l’Agenzia rappresentanza negoziale pubbliche amministrazioni (Aran). Castellana sottolinea che il comparto scolastico risente di un’importante criticità: l’unificazione con i comparti di Università, Accademie e Ricerca. Questa fusione, definita “della conoscenza”, coinvolge più ministeri e complica ulteriormente le trattative. Secondo la Gilda, una distinzione tra comparti sarebbe necessaria per garantire maggiore equità.
Aumenti di stipendio e problemi economici
Uno dei principali problemi evidenziati riguarda il trattamento economico. Il comparto scolastico viene ancorato al resto del pubblico impiego e l’aumento previsto è pari al 6% per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, considerando che il settore scolastico parte da stipendi inferiori, questo incremento risulta insufficiente. Castellana evidenzia che l’inflazione ha superato il 14% nell’ultimo triennio, rendendo l’aumento del 6% del tutto inadeguato. Inoltre, la creazione della figura del middle management rappresenta un ulteriore problema. Secondo Castellana, si rischia di destinare fondi solo ad alcuni docenti, mentre la scuola necessita di risorse per valorizzare chi si dedica interamente all’insegnamento e agli studenti.
Cosa chiedono i docenti nel nuovo CCNL scuola 2022/24
I sindacati avanzano diverse richieste da apportare nel rinnovo del CCNL scuola, per migliorare la condizione economica e lavorativa dei docenti. Tra queste spiccano:
- Buoni pasto per sostenere le spese quotidiane del personale scolastico.
- Il recupero dell’anno 2013, attualmente bloccato come scatto stipendiale. Questo sblocco permetterebbe di riconoscere un anno aggiuntivo nell’anzianità di servizio, con un valore economico stimato tra i 350 e i 400 milioni di euro.
- Utilizzare le risorse stanziate per i tutor e la formazione incentivata per retribuire i coordinatori di classe, figura centrale nella gestione scolastica ma priva di riconoscimento contrattuale.
- Infine, si richiede l’equiparazione dei diritti tra docenti di ruolo e non di ruolo, per eliminare le attuali disparità.
CCNL scuola 2022/24: un maggiore equilibrio salariale
La trattativa per il rinnovo del contratto del personale scolastico è ancora in fase di stallo, ma le richieste avanzate dai sindacati puntano a garantire maggiore equilibrio salariale, riconoscimento del merito e una più equa distribuzione delle risorse. I prossimi incontri saranno decisivi per comprendere quale direzione prenderà il confronto tra le parti.
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