Il sistema vigente prevede scatti di anzianità organizzati in gradoni temporali, con una progressione più lenta rispetto a quella di altri settori pubblici. Di seguito, le fasce attuali:
Questa struttura implica un avanzamento più lento, soprattutto per i lavoratori con maggiore anzianità di servizio. La proposta di aggiornare le tabelle stipendiali, con scatti ogni 4 anni, consentirebbe di garantire una progressione economica più equa e in linea con le necessità di un settore scolastico in evoluzione.
Un altro tema sul tavolo delle trattative riguarda l’estensione dei diritti economici al personale precario, attualmente escluso da alcune tutele riservate ai lavoratori a tempo indeterminato. Questa disparità è da tempo oggetto di contestazioni, e l’inclusione dei precari nelle progressioni stipendiali rappresenterebbe un passo importante verso l’equità contrattuale.
Il rinnovo del CCNL 2022/24 potrebbe quindi segnare un punto di svolta, affrontando sia la questione degli scatti di anzianità sia quella della parità di trattamento tra precari e lavoratori di ruolo. Questi interventi, secondo le organizzazioni sindacali, sono indispensabili per migliorare le condizioni lavorative del personale scolastico e rispondere alle sfide poste dall’inflazione e dalla competitività internazionale.
Il dibattito sul rinnovo contrattuale proseguirà nei prossimi mesi, con la speranza di definire soluzioni che possano garantire maggiore stabilità economica e professionale a un settore cruciale per il futuro del Paese.