L’assemblea nazionale della Gilda degli Insegnanti, svoltasi a Roma, ha espresso una posizione critica in merito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024. I rappresentanti provinciali, provenienti da tutto il Paese, hanno evidenziato diverse problematiche nella trattativa in corso, ritenendo l’attuale proposta inaccettabile.
Critiche alla proposta contrattuale
Il coordinatore nazionale della Gilda, Vito Carlo Castellana, ha sottolineato i ritardi che hanno caratterizzato le trattative e ha manifestato forti dubbi sull’attuale bozza del contratto. “Una trattativa partita già con molto ritardo che non si concluderà in tempi brevi, anche perché coinvolge tre Ministeri: Sanità, Università e Scuola. Con queste condizioni, difficilmente potremo firmare il contratto e spiegarlo al personale scolastico”, ha dichiarato Castellana.
Punti critici del contratto e richieste del sindacato
Tra gli aspetti contestati dalla Gilda, emergono le risorse aggiuntive per tutor e orientatori, nonché l’introduzione delle figure di middle management. Secondo il sindacato, queste novità rischiano di trasformare la scuola in un’azienda e alimentare pratiche clientelari, fenomeni che la Gilda afferma di contrastare da sempre.
Tra le principali richieste del sindacato all’Aran figurano:
- Il riscatto dell’anno 2013 nel contratto giuridico, per prevenire ulteriori contenziosi e oneri per il Ministero;
- L’inserimento del bonus di merito direttamente in busta paga (circa 180 milioni di euro);
- La trasformazione della Carta Docente in un elemento stipendiale, per assicurare benefici pensionistici e ridurre le controversie legali.
Prossimi sviluppi nella trattativa sul rinnovo del CCNL 2022/24
Il prossimo incontro con l’Aran è previsto per la settimana successiva e potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti del rinnovo contrattuale. “Vogliamo che ci diano gli strumenti adatti per poter firmare questo CCNL, poiché il nostro ruolo potrebbe risultare determinante”, ha ribadito Castellana.
La Gilda ha infine sottolineato l’importanza di ottenere un contratto equo e dignitoso, che valorizzi il lavoro dei docenti e tuteli i diritti di tutto il personale scolastico.
