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Rinnovo CCNI 2024/25: al via la trattativa, in discussione le risorse per il FMOF

Ieri, 23 luglio 2024, il Ministero dell’Istruzione ha incontrato i sindacati per discutere il rinnovo CCNI 2024/25 relativamente al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) per le attività da svolgersi durante il prossimo anno scolastico.

Le risorse destinate al fondo ammontano a 844 milioni di euro, un aumento pari ai 43 milioni rispetto all’anno precedente. I sindacati, tuttavia, ritengono che tali risorse non siano sufficienti ed hanno richiesto al Ministero specifici interventi da destinarsi al personale ATA.

Rinnovo CCNI 2024/25: per i sindacati le risorse sono insufficienti

Nonostante il cospicuo aumento, i sindacati hanno espresso molta preoccupazione per l’insufficienza delle risorse, utili a garantire una retribuzione adeguata per le prestazioni aggiuntive del personale scolastico, in particolare per le attività di formazione dei docenti.

Le richieste principali dei sindacati per il personale ATA includono:

  • Riconoscimento del massimo compenso di 800 euro per gli assistenti tecnici delle scuole del primo ciclo che operano su più sedi;
  • Compenso pari almeno al valore della posizione economica di 700 euro per i collaboratori scolastici con incarico specifico di assistenza agli alunni;
  • Incremento dell’indennità di direzione parte variabile del DSGA superiore al 10% proposto dal Ministero.

Continuità didattica, criteri di distribuzione e nuove figure professionali

I sindacati hanno chiesto di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse destinate alla continuità didattica, proponendo di valorizzare il personale in servizio in contesti sociali disagiati.

Questo approccio garantirebbe che le risorse siano da supporto efficace agli insegnanti che operano in ambienti particolarmente difficili, migliorando così la qualità dell’istruzione per tutti gli studenti.

In relazione alle nuove figure professionali, come tutor e orientatore, i sindacati hanno ribadito la necessità di una contrattazione integrativa nazionale per definirne le modalità di reclutamento e retribuzione. Essi si oppongono alla volontà del MiM di procedere per decreto, sostenendo che una contrattazione integrativa consentirebbe una gestione più equa e trasparente delle nuove posizioni, assicurando che le risorse umane siano utilizzate nel miglior modo possibile per supportare gli studenti.

Ulteriori fondi a disposizione del MiM: i sindacati chiedono di destinarli al Personale ATA

Il Ministero ha comunicato la disponibilità di ulteriori risorse pari a circa 27 milioni di euro, le quali saranno oggetto di contrattazione una volta certificate dagli organi di controllo. I sindacati, dal canto loro, hanno proposto di utilizzare tali risorse per erogare un compenso una tantum al personale ATA a partire dal 2 maggio 2024, data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale.

La trattativa continuerà la prossima settimana. Il Ministero ha invitato le sigle sindacali a presentare alcune proposte dettagliate utili a migliorare il nuovo Contratto Integrativo.

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