lunedì, Settembre 16, 2024
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Rimborsi fiscali, le novità del Decreto Legislativo 110/2024: le nuove regole

Ecco le nuove regole del Decreto Legislativo 110/2024 per i rimborsi fiscali e la compensazione dei debiti, più rapide ed efficienti

Il decreto legislativo 110 del 2024 introduce importanti cambiamenti nei rimborsi fiscali, rendendo più facile ottenere i rimborsi in tempi brevi e migliorando l’efficienza del sistema di riscossione fiscale. Tra le nuove misure, si segnala il discarico automatico e significative dilazioni per chi affronta difficoltà economiche. L’articolo 16 del decreto riformula l’articolo 28 del Dpr 602 del 1973, modificando sostanzialmente la disciplina dei rimborsi fiscali e la compensazione dei crediti d’imposta.

Rimborsi fiscali e debiti con il Fisco: come cambia la disciplina con il Decreto legislativo

A partire dall’8 agosto 2024, per i rimborsi fiscali superiori a 500 euro (inclusi gli interessi), l’Agenzia delle Entrate verifica se il richiedente ha in sospeso obblighi di pagamento a seguito di cartelle esattoriali. In caso di inadempienza, l’Agenzia segnala telematicamente all’agente della riscossione le somme da rimborsare, mettendole a sua disposizione. L’agente di riscossione, ricevuta la segnalazione, propone al contribuente una compensazione tra il credito d’imposta e il debito iscritto a ruolo, sospendendo temporaneamente l’azione di recupero.

In quanti giorni è possibile accettare la proposta

Il contribuente ha sessanta giorni per accettare la proposta di compensazione. Se accetta, l’agente trasferisce le somme fino a coprire l’importo totale del debito. In caso di rifiuto o mancata risposta, la sospensione dell’azione di recupero termina, e l’agente della riscossione informa l’Agenzia delle Entrate del mancato accordo. Le somme destinate al rimborso rimangono a disposizione dell’agente fino al 31 dicembre dell’anno successivo, in attesa di un’eventuale azione esecutiva.

Questa nuova disciplina si differenzia dalla procedura precedente, che prevedeva il congelamento dei rimborsi solo in caso di uno stato avanzato del debito, con iscrizione al ruolo e contenzioso non risolto. Ora, l’emissione di una cartella esattoriale è sufficiente per bloccare le somme spettanti al contribuente, impedendo che entrino nella sua disponibilità e riservandole per possibili azioni esecutive.

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