Dopo un periodo di stallo durato circa due mesi, il disegno di legge per la riforma del voto in condotta degli studenti riprenderà il suo percorso legislativo presso la Commissione Cultura della Camera. Il provvedimento già approvato dal Senato a metà aprile è fortemente voluto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Per il titolare del Dicastero di Viale Trastevere il provvedimento mirerebbe a ripristinare la cultura del rispetto nell’ambiente scolastico, riaffermando l’autorevolezza del personale scolastico e migliorando i rapporti tra studenti e insegnanti.
Riforma voto in Condotta: le principali misure della riforma
- Valutazione del Comportamento: Il comportamento degli studenti avrà un peso maggiore. Solo i punteggi più alti del credito scolastico saranno assegnati a coloro che avranno un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi.
- Comportamenti Violenti: Gli studenti con comportamenti violenti o aggressivi, che portano a un voto di comportamento inferiore a sei decimi, saranno coinvolti in attività di approfondimento sulla cittadinanza attiva e solidale.
- Scuola Primaria: La valutazione descrittiva sarà sostituita da giudizi sintetici correlati ai livelli di apprendimento raggiunti.
- Metodo Montessori: Un articolo aggiunto durante il passaggio al Senato introduce la possibilità di istituire sezioni a metodo didattico differenziato Montessori anche nella secondaria di primo grado, dove attualmente sono attive solo in modo sperimentale.
Le tempistiche per applicare la norma: molto probabile dall’a.s. 2025/26
Visti i tempi strettissimi, le nuove disposizioni sulla valutazione del comportamento dovranno essere recepite da un regolamento da adottarsi entro 180 giorni dall’approvazione della legge. Pertanto, le norme potrebbero diventare operative a partire non più dal prossimo anno scolastico ma dal 2025/2026.