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Riforma voto in condotta: il 10 gennaio inizia l’iter del disegno di Legge, nuove regole a partire dall’AS 2024/25

Dal 10 gennaio prende il via il processo legislativo per la riforma del voto in condotta. Il disegno di legge avrà effetto dal prossimo anno

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Dal prossimo 10 gennaio prenderà avvio il processo legislativo del disegno di legge per la riforma del voto in condotta, con norme che entreranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico. Inizialmente, il provvedimento era parte integrante della riforma per gli istituti tecnici e professionali, ma successivamente la tematica è stata stralciata per essere trattata autonomamente.

Riforma voto in condotta: il prossimo 10 gennaio inizia l’iter. Ci sarà più rigore e meno discrezionalità

L’obiettivo politico dichiarato di questa iniziativa è quello di ripristinare la cultura del rispetto e l’autorevolezza dei docenti, promuovendo un ambiente di lavoro sereno per il personale e un percorso formativo efficace per gli studenti.

Nelle scuole primarie, la valutazione del comportamento sarà espressa collegialmente dai docenti, mentre nelle scuole secondarie di primo grado sarà quantificata in decimi. Un voto inferiore a 6 decimi comporterà la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato. Inoltre, un voto di 6 in condotta nella scuola secondaria di secondo grado genererà un debito in Educazione civica, recuperabile a settembre.

Il massimo dei crediti scolastici per la maturità sarà riservato a chi ottiene 9 o 10 in condotta, rappresentando un cambiamento significativo in cui il comportamento avrà un impatto notevole sul percorso di istruzione degli studenti.

Le sospensioni e le attività di cittadinanza solidale

Il disegno di legge della riforma stabilisce anche nuove linee guida per le sospensioni. Una sospensione fino a due giorni comporterà l’impegno dello studente in attività di approfondimento, mentre una sospensione più lunga imporrà l’obbligo di partecipare ad attività di cittadinanza solidale.

È importante anche sottolineare che le suddette modifiche entreranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico. Il disegno di legge, approvato dal CdM il 18 settembre scorso, dovrà completare l’intero iter parlamentare prima di diventare definitivamente legge dello Stato. Inoltre, anche ammesso un tempestivo completamento del passaggio parlamentare, il Ministero non può introdurre modifiche di questo tipo durante un anno scolastico già iniziato, questo per evitare possibili complicazioni amministrative e ricorsi da parte degli interessati.

Le novità della riforma sul voto in condotta

Le principali novità possono essere riassunte nei seguenti punti:

  • Valutazione rigorosa: gli studenti con voto 6 in condotta saranno rimandati a settembre, presentando un elaborato critico in materia di Cittadinanza, specialmente rilevante per chi affronta l’Esame di Stato;
  • Crediti scolastici: solo coloro che ottengono 9 o 10 in condotta avranno diritto al massimo dei crediti scolastici, influenzando in maniera diretta la valutazione finale di Maturità. Anche nelle scuole medie, il voto in condotta inciderà sulla media;
  • Gestione delle sospensioni: per le sospensioni fino a due giorni, gli studenti dovranno svolgere attività scolastiche con la produzione di un elaborato finale sui temi legati ai comportamenti. Per sospensioni più lunghe, si prevedono attività di cittadinanza solidale.

Un deterrente contro gli atti violenti nelle scuole e per rispettare il Regolamento

Le principali direttive della riforma includono la rivalutazione annuale e l’attenzione agli atti violenti o aggressivi, il ripristino della valutazione del comportamento nelle scuole secondarie di I grado in decimi, nuove norme per la bocciatura anche in caso di violazioni del Regolamento di Istituto e un approccio innovativo alle sospensioni.

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