Le critiche di Marcello Pacifico sui contenuti del testo emendato sono spiegate attraverso le sue spinose dichiarazioni, le quali bocciano in toto le scelte perpetrate dai componenti delle suddette commissioni in Senato, preposte alla disamina del provvedimento approvato.
Pacifico ritiene deprecabile la riforma in quanto “deroga alla contrattazione la gestione del salario accessorio in fase transitoria, lasciando ai valutatori l’onere di decidere anche i criteri di valutazione senza trasparenza”.
Non solo, ma – ribadisce Pacifico – la riforma appena approvata “esclude i precari recentemente inseriti, di diritto, all’accesso della carta dei docenti, dal criterio di giustizia europea, come pure il personale amministrativo ed educativo”. Tutto ciò perché questa decisione prevede di fatto ulteriori tagli procrastinati alle ricorse della carta del docente da 500 euro annuali, visto che la stessa sarà valida solo fino al 2024.
“Per noi è inevitabile – conclude il Segretario Nazionale Anief – che le soluzioni del decreto, entro fine mese destinate a diventare legge, genereranno un forte contenzioso, a livello sia nazionale che europeo”.