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Riforma PA, Madia: “prima dell’estate 85 euro in busta paga”

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Riforma PA – Dopo il varo in CdM della famosa Riforma del pubblico impiego di cui abbiamo dato ampio risalto, oggi la ministra Madia spiega che finalmente si può procedere con l’iter per concretizzare una volta per tutte quel famoso rinnovo contrattuale che molti lavoratori delle PA attendono dal 2009.

“Prima dell’estate arriveranno gli 85 euro negli stipendi degli statali”: parola di Madia!

I comparti interessati al rinnovo contrattuale, fermo oramai da ben 8 anni, ricordiamolo, sono i seguenti:

  • Funzioni centrali;
  • Funzioni locali;
  • Sanità;
  • Conoscenza – scuola, università e ricerca.

“Sto lavorando all’atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti, atto che dovrebbe arrivare prima dell’estate”. Lo ha detto direttamente oggi la ministra Madia, durante la sua presenza alla manifestazione di commemorazione per la figura del giuslavorista Massimo D’Antona, ucciso nel 1999 in un attentato terroristico.

Continuano le dichiarazioni ottimiste della Madia circa l’imminente rinnovo contrattuale contenuto nella Riforma PA: gli insegnanti, intanto sono scettici e lo dimostrano con i loro commenti sui social

Secondo quanto affermato dalla titolare al ministero alla funzione pubblica, il suddetto atto di indirizzo dovrebbe ricalcare in toto l’accordo siglato il 30 novembre scorso tra governo e sindacati. Nella medesima intesa venne stabilita anche la soglia minima di aumento medio degli stipendi dei lavoratori, ovvero non inferiore a 85 euro.

In tal senso, il suddetto accordo precisava che: “Il Governo garantisce che, con le leggi di bilancio, saranno stanziate ulteriori risorse finanziarie che consentano incrementi contrattuali in linea a quelli riconosciuti mediamente ai lavoratori privati e comunque non inferiori a 85 euro mensili medi.”
Resta chiaro sin d’ora, dunque, che attraverso le clausole contenute all’interno di quell’accordo gli aumenti stipendiali non risulteranno uguali per tutti i lavoratori. Gli aumenti maggiori dovrebbero riguardare i lavoratori che hanno sofferto maggiormente la ‘crisi economica’ attuale e il blocco della contrattazione: in definitiva, per coloro che hanno ottenuto le retribuzioni stipendiali più basse. Ma non solo.

Riforma PA: gli aumenti saranno determinati anche dal merito dei lavoratori, attraverso la loro valutazione

Secondo l’intesa del 30 novembre tali aumenti in busta paga sarebbero strettamente collegati al merito dei lavoratori stessi. Rileggendo l’accordo siglato tra le parti si può infatti leggere: “Le parti si impegnano ad individuare nuovi sistemi di valutazione che garantiscano una adeguata valorizzazione delle professionalità e delle competenze e che misurino e valorizzino i differenti apporti individuali all’organizzazione. I contratti collettivi, nei limiti delle relative previsioni normative, disciplineranno criteri e modalità”.

Alle dichiarazioni ottimiste della Madia di oggi seguono quelle di Carmelo Barbagallo, Segretario generale della Uil, il quale precisa: “Non dovrebbe richiedere molto tempo visto che la strada è stata già tracciata dall’accordo con il Governo del novembre scorso”.

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