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Riforma del voto in condotta e giudizi sintetici alla Primaria: le novità per i docenti e per gli studenti

La riforma del voto in condotta è stata approvata definitivamente alla Camera dei Deputati oggi 25 settembre, con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti.

Camera dei Deputati

La riforma del voto in condotta è stata approvata definitivamente alla Camera dei Deputati il 25 settembre 2024, con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti. Questa nuova legge rappresenta un cambiamento significativo per la valutazione degli studenti (con il ripristino dei giudizi sintetici) nelle scuole italiane, specialmente nella scuola Primaria.

Giudizi sintetici nella scuola Primaria: cosa cambia

Una delle novità più rilevanti della riforma riguarda il ritorno dei giudizi sintetici alla scuola Primaria, dove la condotta degli studenti sarà valutata con giudizi che vanno da “ottimo” a “insufficiente”. Questo sistema sostituisce il precedente metodo basato sui livelli, considerato meno chiaro. Secondo il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, questa modifica rende la comunicazione con le famiglie più semplice e immediata, migliorando anche l’efficacia della valutazione.

Riforma del voto in condotta: più responsabilità per studenti e docenti

Con la riforma, il comportamento degli studenti diventa un fattore determinante nella valutazione complessiva del loro percorso scolastico e nell’ammissione agli esami di Stato. Il provvedimento mira a responsabilizzare maggiormente i giovani e a ridare centralità ai doveri nella vita scolastica, come il rispetto verso le altre persone e verso i beni pubblici.

Cittadinanza solidale e scuola come perno dell’educazione

Una delle novità della riforma è il cambiamento nell’approccio alle sospensioni. In caso di infrazioni, gli studenti non saranno semplicemente allontanati dalla scuola, ma coinvolti in attività di cittadinanza solidale. Questo approccio, secondo Valditara, aumenta il ruolo educativo della scuola nel promuovere una società più responsabile e rispettosa.

Con il voto in condotta si ripristina l’autorevolezza dei docenti

Infine, la riforma punta a ridare autorevolezza ai docenti, considerati figure fondamentali per trasmettere ai giovani l’importanza del rispetto e delle regole di convivenza civile.

In sintesi, la nuova legge mira a costruire un sistema scolastico più equilibrato, dove i diritti e i doveri degli studenti siano chiaramente definiti, rafforzando il ruolo centrale della scuola nell’educazione dei cittadini del futuro.

Allegato

Il testo del disegnoo di Legge approvato oggi alla Camera dei Deputati in via definitiva:

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