La preoccupazione maggiore, secondo Biasci, sarà rappresentata dal fatto che molti alunni durante l’intero anno scolastico, e specie nel periodo autunnale ed invernale, subiranno un numero cospicuo di tamponi per il loro rientro a scuola dopo i giorni di assenza.
“Anche per un semplice raffreddore i medici cominceranno a prescrivere i tamponi”, queste sono le parole pronunciate da Paolo Biasci, il quale sottolinea che allo stato attuale (per gli alunni da 0 a 6 anni) i medici di medicina generale dovranno rispettare le linee guida contenute nel recente decreto ministeriale. La norma in questo caso richiede che nel caso in cui l’alunno dovesse assentarsi dalle lezioni per oltre tre giorni, la famiglia dovrà presentare la necessaria certificazione per la sua ri-ammissione in classe.
Ovviamente molti pediatri per rilasciare il certificato dovranno per forza di cose prescrivere i tamponi. “Dobbiamo quindi seguire la norma che ci impone di far effettuare il tampone per tutti i sintomi che dovessero comparire e che sono tipici dell’autunno – inverno, ossia febbre, tosse, raffreddore, congestione nasale, mal di gola. Se si ha un esito negativo del tampone, il bambino potrà rientrare a scuola”, conclude Biasci.