Rientro in classe, l’allarme dei pediatri: “si faranno tamponi anche per un semplice raffreddore”

L'allarme del Presidente nazionale dei medici pediatri: necessari i tamponi per il rilascio dei certificati utili per il rientro in classe degli alunni

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Il rientro in classe da qui a qualche giorno sarà contornato da molti problemi e da tanta preoccupazione da parte della comunità scolastica e anche dalle famiglie.

Tamponi ai più piccoli necessari per il loro rientro in classe: certificati medici per chi è assenta oltre tre giorni

Un’analisi approfondita di quello che avverrà tra qualche settimana tra i banchi di scuola è stata ampiamente illustrata da Paolo Biasci, Presidente Nazionale dei medici pediatri, attraverso una sua intervista al quotidiano ‘Il Messaggero”.

Premesso che l’assenza di un solo alunno per motivi di malattia (non necessariamente legata al Covid-19) getterà nel panico e nello sconforto tutta un’intera comunità scolastica, l’aspetto più importante sarà rappresentato dalla certificazione necessaria per il rientro in classe del piccolo alunno.

L’argomento è attuale anche per via del fatto che molti Dirigenti Scolastici allo stato attuale, oltre ad essere impegnati su diversi fronti, specie quello della carenza del personale scolastico, dovranno dirimere le questioni legate alla sicurezza di tutta la comunità scolastica.

La preoccupazione maggiore, secondo Biasci, sarà rappresentata dal fatto che molti alunni durante l’intero anno scolastico, e specie nel periodo autunnale ed invernale, subiranno un numero cospicuo di tamponi per il loro rientro a scuola dopo i giorni di assenza.

Il Decreto ministeriale impone i tamponi per il rientro in classe: le famiglie andranno incontro ad un anno terribile

Anche per un semplice raffreddore i medici cominceranno a prescrivere i tamponi”, queste sono le parole pronunciate da Paolo Biasci, il quale sottolinea che allo stato attuale (per gli alunni da 0 a 6 anni) i medici di medicina generale dovranno rispettare le linee guida contenute nel recente decreto ministeriale. La norma in questo caso richiede che nel caso in cui l’alunno dovesse assentarsi dalle lezioni per oltre tre giorni, la famiglia dovrà presentare la necessaria certificazione per la sua ri-ammissione in classe.

Ovviamente molti pediatri per rilasciare il certificato dovranno per forza di cose prescrivere i tamponi. “Dobbiamo quindi seguire la norma che ci impone di far effettuare il tampone per tutti i sintomi che dovessero comparire e che sono tipici dell’autunno – inverno, ossia febbre, tosse, raffreddore, congestione nasale, mal di gola. Se si ha un esito negativo del tampone, il bambino potrà rientrare a scuola”, conclude Biasci.

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