Rientro a scuola con molti problemi e soprattutto senza l’immunità garantita. Questo, in sintesi il botta e risposta tra Marcello Pacifico, Presidente nazionale dell’Anief e il ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi a proposito del rientro a scuola in sicurezza.
Anief sciopera il primo giorno di scuola perché vuole un rientro davvero in sicurezza
Il leader di Anief, rispondendo al ministro Bianchi a proposito della sicurezza dei vaccini, reputa a torto o a ragione che il vaccino non è da considerarsi tale in quanto non immunizza al 100%. I rischi sui contagi rimangono tutti per il personale scolastico che a breve sarà in massa all’interno degli istituti.
“In queste condizioni non si può fare lezioni in presenza”
Marcello Pacifico
Uno stringato comunicato stampa dal carattere ironico descrive a pieno la situazione: “Il ministro Bianchi: la sicurezza prima di tutto, ecco il senso del Green Pass. Anief: per questo scioperiamo nel primo giorno delle lezioni”.
Le considerazioni di Marcello Pacifico sull’attuale situazione riguardante il Green Pass e i vaccini, con le dichiarazioni quotidiane dell’esecutivo che protendono verso l’obbligo vaccinale danno il pretesto ad Anief per aprire un dibattito serio sull’argomento.
Secondo il Presidente nazionale Anief nonostante buona parte (o in larga misura) del personale scolastico sia vaccinato (o meglio si sia fatto iniettare una sola o entrambi le dosi del siero) rimane evidente che non sia affatto immunizzato. Può dunque nuovamente contagiarsi e nel contempo può sempre contagiare qualcun altro.
Il vaccino non immunizza, serve solo a rassicurare ‘quasi’ tutti
Questo particolare non è di poco conto. Il vaccino per definizione è quel siero che rende immuni al 100% dal contagio di uno specifico agente patogeno. In questo caso però non è così.
Il vaccino? Solo un ‘palliativo’ per un rientro a scuola in presenza
Proprio per questo motivo e per le blande misure di sicurezza messe in atto dal ministro Bianchi in tutti questi mesi, Pacifico chiede al governo misure adeguate di sicurezza contro i contagi.
Riesce persino a mettere in discussione la possibilità di svolgere regolarmente e in presenza le attività didattiche a pochi giorni dall’inizio ufficiale delle stesse.
La sua proposta per una ripresa sicura vede al primo posto la presenza di ampi spazi che attualmente mancano e più tracciamenti continui, soprattutto non invasivi sia al personale scolastico che agli studenti.
“L’obbligo è inutile, illegittimo e discriminante”, conclude Pacifico.
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