Home Scuola Supplenze Rientro a scuola: serve personale precario, tanti i nodi irrisolti

Rientro a scuola: serve personale precario, tanti i nodi irrisolti

Permangono gli interrogativi sul rientro a scuola a settembre. I Dirigenti scolastici infuriati per lo slittamento delle supplenze al 20 settembre

Supplenze

Rientro a scuola, ultime notizie 5 luglio 2020 – Molta preoccupazione per il rientro a scuola a settembre, non solo per i presidi ma anche per il MI. Nessuno al ministero ne parla ma i nodi ancora irrisolti permangono.

Rientro a scuola a settembre: molti interrogativi per la ripresa, eccoli

Le notizie circa il rientro a scuola a settembre si susseguono ogni giorno senza sosta. Intanto l’Associazione nazionale Presidi annuncia con rammarico e preoccupazione che quest’anno le assegnazione delle cattedre slitterà di qualche mese, forse si farà a ottobre.

Rimangono molti gli interrogativi circa il rispetto delle regole contenute nelle linee guida emanate di recente dal MI e dal CTS. In breve queste le principali domande:

  • Durante le ore in classe, sarà possibile tenere abbassata la mascherina?
  • Quando gli alunni andranno in bagno, dovranno tirarla su?
  • Come sarà l’organizzazione delle scuole in fatto di sicurezza nel corso del servizio mensa?
  • Chi si dovrà occupare delle pulizie e della sanificazione degli ambienti?
  • Nel calcolo delle superfici personali, si dovranno prevedere le vie di fuga e gli spazi di movimento?

Queste sono alcune domande sulla sicurezza che si sono posti quasi tutti i presidi e che ancora purtroppo non hanno avuto risposta. Intanto in questi giorni in molti comuni del nostro Paese si stanno monitorando gli immobili destinati alla didattica. Si tratta di una vera e propria ricognizione puntuale del patrimonio in carico agli Enti locali.

La verità è che si brancola nel buio. Si attendono le risposte che il ministero dell’Istruzione ancora non ha disvelato. Le procedure contenute all’interno delle linee guida, a detta degli stessi presidi, sono eccessivamente generiche e a volte sfiorano persino la superficialità.

“Aspettiamo gli approfondimenti del protocollo che la ministra Lucia Azzolina dovrà fornire alle scuole”, questa è la risposta che la maggior parte delle amministrazioni scolastiche fornisce ai tanti genitori che chiedono spiegazioni per la ripartenza a settembre.

Rientro a settembre: Dirigenti sotto pressione per la predisposizione di un questionario, intanto MANCANO MOLTE UNITA’ DI PERSONALE ATA

Nel frangente si è venuti a conoscenza dell’esistenza di un questionario predisposto dagli Uffici Scolastici Regionali in cui le scuole dovranno compilare e re inviare entro martedì prossimo. Sul questionario si dovrà indicare il numero di studenti e gli spazi a disposizione di ogni scuola. Come era facile prevedere le maggiori criticità sono quelle presenti negli istituti comprensivi, le quali nella maggioranza dei casi sono costituiti da più plessi dislocati in più edifici.

La richiesta più diffusa da parte dei Direttori Regionali, dei DSGA, dei Dirigenti Scolastici e in alcuni casi anche dai Sindaci è legata all’aumento del personale ATA. Si chiede a gran voce l’aumento dell’organico dei collaboratori scolastici.

ANP infuriato con il MI per lo slittamento al 20 settembre delle assegnazioni delle supplenze annuali

Proprio su questo tema, ovvero l’aumento del personale, si è sviluppata nelle ultime ore una polemica tra i tecnici del MI e l’ANP, l’associazione nazionale presidi per il rientro a scuola a settembre. La questione riguarda i tempi per l’assegnazione delle supplenze annuali. Queste ultime sono state procrastinate dal 31 luglio al 20 settembre 2020 (a scuola iniziata).  L’effetto atteso farà sì che i presidi dovranno pianificare le prime settimane di attività didattica solo con i docenti di ruolo, con una carenza di personale che non avrà precedenti.

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