“Un documento troppo generico – lo definisce il leader della Gilda – che entra in contrasto con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e nel quale non si trova nessuna indicazione che risponda chiaramente a bisogni e preoccupazioni espresse dalle scuole e dalle famiglie e che, anzi, prevede di assicurare l’accoglienza dei bambini ‘secondo le normali capienze’ e ‘i consueti tempi di erogazione’, ‘salvaguardando tutti i momenti e le routine del percorso educativo, compresi i tempi della mensa e del riposo’.
Questo significa che per il Governo quella dell’infanzia è l’unica scuola che può riaprire a settembre con sezioni di 25/28 alunni, con e negli stessi spazi spesso ristretti, come se questo ordine di scuola non dovesse confrontarsi con le complicazioni di un’emergenza sanitaria ancora in corso e confermata dal Governo stesso fino al prossimo 15 ottobre”.
“Per garantire una riapertura all’insegna della sicurezza, della qualità e del benessere delle bambine e dei bambini – conclude Di Meglio – è necessario un provvedimento d’urgenza che assicuri coperture adeguate per assumere più personale docente e più collaboratori scolastici”.
Roma, 5 agosto 2020
Ufficio stampa Gilda Insegnanti