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Rientro a scuola, guerra totale tra Di Meglio e Azzolina: “Linee guida infanzia contrastano con indicazioni CTS”

La contrarietà di Rino DI Meglio (Gilda) nei confronti delle linee guida per la scuola dell'infanzia: "sarebbero in contrasto con le indicazioni del CTS"

Sindacati

Rientro a scuola – Oramai è guerra totale, a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni, quella tra Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale della Gilda Insegnanti, e la ministra Lucia Azzolina.

L’ultimo attacco di Di Meglio (Gilda Insegnanti) riguarda le linee guida per la scuola dell’infanzia. Secondo le opinioni del sindacalista – contenute all’interno di un comunicato stampa pubblicato oggi mercoledì 5 agosto 2020 – le linee guida della scuola dell’infanzia pubblicate in queste ore risulterebbero in contrasto con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.

Ecco a seguire il testo integrale della nota stampa del sindacato Gilda.

Rientro a scuola, Gilda: ‘linee guida in contrasto con indicazioni CTS’

“Nonostante studi scientifici dichiarino che nei bambini di età inferiore ai 5 anni la carica virale sia fino a cento volte superiore alla media e la Società italiana di pediatria consigli l’uso della mascherina a partire dai 3 anni, nessun distanziamento, nessuna riduzione del numero degli alunni per classe e nessun dispositivo di protezione individuale è previsto dalle Linee guida per la riapertura a settembre della scuola dell’infanzia. Le solite chiacchiere sulla sicurezza che poi non si traducono in provvedimenti stringenti”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta il Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, approvato dalla Conferenza Unificata e adottato con decreto dal ministero dell’Istruzione.

“Un documento troppo generico – lo definisce il leader della Gilda – che entra in contrasto con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e nel quale non si trova nessuna indicazione che risponda chiaramente a bisogni e preoccupazioni espresse dalle scuole e dalle famiglie e che, anzi, prevede di assicurare l’accoglienza dei bambini ‘secondo le normali capienze’ e ‘i consueti tempi di erogazione’, ‘salvaguardando tutti i momenti e le routine del percorso educativo, compresi i tempi della mensa e del riposo’.

Questo significa che per il Governo quella dell’infanzia è l’unica scuola che può riaprire a settembre con sezioni di 25/28 alunni, con e negli stessi spazi spesso ristretti, come se questo ordine di scuola non dovesse confrontarsi con le complicazioni di un’emergenza sanitaria ancora in corso e confermata dal Governo stesso fino al prossimo 15 ottobre”.

“Per garantire una riapertura all’insegna della sicurezza, della qualità e del benessere delle bambine e dei bambini – conclude Di Meglio – è necessario un provvedimento d’urgenza che assicuri coperture adeguate per assumere più personale docente e più collaboratori scolastici”.

Roma, 5 agosto 2020

Ufficio stampa Gilda Insegnanti

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