In sintesi, sarebbero questi i quattro nodi da risolvere – secondo Crisanti – da parte del governo per consentire il rientro a scuola con serenità e in totale sicurezza. Inutile promettere all’opinione pubblica una cosa così importante senza che siano previste le necessarie misure di sicurezza per evitare il contagio. Un aspetto questo che investe la pubblica incolumità di tutti, a partire dai più piccoli e fino ad arrivare ai più grandi.
Ecco in sintesi cosa dichiara Crisanti: “Primo, io penso che bisogna misurare la temperature: se ci vogliamo credere e crediamo sia importante misurarla, bisogna a farlo a scuola con strumenti uguali in tutte le scuole, altrimenti avremo 10 milioni di mamme che misurano la temperatura con termometri diversi, e non è una cosa seria”, spiega il genetista.
“Il secondo, bisogna che gli studenti facciano la vaccinazione per l’influenza, perché a ottobre novembre o dicembre non vogliamo si crei una situazione caotica. Bisogna poi mettere i presidi nelle condizioni di non essere denunciati, prendere un atto di corresponsabilità con i genitori: si devono rendere conto che a scuola c’è un rischio aumentato e accettarlo. Infine, bisogna dare ai dirigenti scolastici la possibilità interdire accesso a scuola a bambini che risiedono in aree dove esistono i focolai”, conclude Crisanti.