Uno degli aspetti più innovativi del progetto riguarda l’uso di materiali di recupero provenienti dalle macerie degli edifici distrutti. Questa scelta non solo promuove l’economia circolare, ma diventa anche un simbolo di memoria e rinascita. Le facciate verdi si integreranno con i muri in materiali riciclati, creando un connubio tra sostenibilità e design.
Le scuole saranno costruite con elementi prefabbricati, favorendo una rapida installazione e riducendo l’impatto ambientale. La progettazione modulare consentirà una grande flessibilità interna, adattandosi alle diverse esigenze educative e comunitarie. Le aule potranno essere riconfigurate nel tempo, in base ai bisogni della popolazione scolastica.
Un elemento chiave del progetto sarà la presenza di cortili e giardini interconnessi, ispirati all’architettura monastica dell’hortus conclusus. Questi spazi all’aperto fungeranno da laboratori didattici, offrendo momenti di apprendimento a contatto con la natura. L’illuminazione naturale avrà un ruolo centrale nel design, creando ambienti luminosi e armoniosi, in perfetta continuità tra interno ed esterno.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Mykhailo VusKanskyi e presentato ufficialmente a Vilnius. Il Fondo Lituano per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Assistenza Umanitaria finanzierà la realizzazione dei primi modelli, che saranno disponibili per le istituzioni ucraine e i partner internazionali entro metà 2025.